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Internazionali Roma 2020: Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, i Gemelli Diversi. Diversi nello stile, uniti nel talento
L’Italia del tennis maschile c’è. È quanto sta dicendo a gran voce il Masters 1000 di Roma, che in questi primi tre giorni ha regalato innumerevoli soddisfazioni ai tifosi azzurri. E per di più, probabilmente le più grandi di queste gioie sono state donate da due ragazzi nati nel nuovo millennio: stiamo parlando di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Due teenager che potremmo simpaticamente ribattezzare i Gemelli Diversi, per quanto siano differenti nello stile ma uniti nel talento.
Cominciano da quello che dei due ha già fatto maggiormente parlare di sé, ossia Jannik Sinner. L’altoatesino classe 2001, vincitore della scorsa edizione delle NextGen ATP Finals, era chiamato a riconfermarsi in una stagione in cui avrebbe dovuto misurarsi con i più grandi del circuito e in cui avrebbe dovuto fare i conti con la pressione delle aspettative: ebbene, a dispetto di un anno travagliato un po’ per tutti causa pandemia di Covid-19, il ragazzo ha confermato di avere la stoffa del campione. Se agli US Open la stanchezza e i dolori gli avevano impedito di battere il numero 11 del seeding Karen Khachanov, agli Internazionali d’Italia l’allievo di Riccardo Piatti ha fatto il colpo grosso con Stefanos Tsitsipas, imponendosi per 6-1 6-7 6-2 e vendicando così la sconfitta dell’anno scorso. Sintomo di una crescita notevole: l’azzurrino, che sta dimostrando di potersi esprimere alla grande anche sulla terra, affronterà agli ottavi di finale Grigor Dimitrov e non ha nessuna intenzione di fermarsi qui.
Ha un anno in meno Lorenzo Musetti. Il carrarese classe 2002, salito alla ribalta per essere stato il più giovane italiano di sempre ad essersi aggiudicato uno Slam a livello juniores (Australian Open 2019), ha potuto accedere alle qualificazioni del Masters 1000 di Roma grazie a una wild-card. Dopo aver superato, nell’ordine, Bernabé Zapata Miralles, Leonardo Mayer e Giulio Zeppieri, gli si sono spalancate le porte del tabellone principale e il ballo del debuttante è stato da paura: 6-0 7-6 a un veterano come Stan Wawrinka. Domani sfiderà Kei Nishikori e anche lui non vuole più smettere di sognare.
Gli stili di gioco di Sinner e Musetti sono agli antipodi: secco, lineare e diretto quello di Sinner, variegato, ragionato e pulito quello di Musetti. Per intenderci, fatte ovviamente le dovute proporzioni, l’altoatesino ricorda più Roger Federer, mentre il toscano Novak Djokovic. Per arrivare a quei livelli la strada da fare è ancora tanta, ma i Gemelli Diversi non hanno paura.
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antonio.lucia@oasport.it
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Foto: LaPresse