Ciclismo
‘Le Tour du directeur’: seconda settimana soporifera. Sagan: si complica il cammino verso la maglia verde
E’ LA SECONDA SETTIMANA DEL TOUR DE FRANCE, MA SEMBRA LA PRIMA
Da tradizione, sino a pochi anni fa, la prima settimana della Grande Boucle offriva uno spettacolo ben poco accattivante, con lunghe tappe sonnolente in attesa dell’inevitabile volata. Il copione sembra essere stato semplicemente spostato in avanti. Da martedì 8 a domenica 13 settembre vedremo in azione gli uomini di classifica solo venerdì e domenica: un po’ troppo poco. Persino sabato toccherà ancora ai velocisti: situazione insolita nel terzo week-end di una grande corsa a tappe. Poi lo scenario muterà completamente nell’ultima settimana, quando sarà un susseguirsi quotidiano di montagne.
CALEB EWAN E SAM BENNETT I MIGLIORI VELOCISTI DEL TOUR
Lo hanno dimostrato anche oggi, giocandosi il successo sino all’ultimo centimetro. L’ha spuntata l’australiano grazie al colpo di reni: ora è in vantaggio 2-1 nei confronti dell’irlandese. Restano 2-3 occasioni da qui a Parigi per rimpinguare il bottino, non di più.
PETER SAGAN, SI FA DURA PER LA MAGLIA VERDE
Anche oggi lo slovacco ha mancato l’appuntamento con la prima vittoria stagionale. La strada verso la conquista dell’ottava maglia verde si è fatta decisamente in salita. Il declassamento odierno si è rivelato una vera e propria mazzata: attualmente è secondo a 68 lunghezze da Bennett. Non è escluso che d’ora in poi il tre volte campione del mondo provi ad infilarsi in qualche fuga da lontano per provare a ribaltare la situazione.
CLASSIFICA GENERALE IN GHIACCIO
Fino a venerdì, salvo sorprese, non vedremo scossoni. I favoriti torneranno a sfidarsi in un corpo a corpo dopo quasi una settimana. In questo lasso di tempo, non è escluso che i valori in campo siano mutati.
LA TAPPA DI DOMANI
218 km da Chauvigny a Sarran Correze, è la frazione più lunga di questa Grande Boucle, l’unica sopra i 200 km. E’ la classica tappa da fuga. Di pianura ce ne sarà ben poca. Inoltre il Suc au May (3,8 km al 7,7%), dalla cui vetta mancheranno 27 km all’arrivo, potrebbe rappresentare un osso troppo per alcuni velocisti, anche se non per tutti. La sensazione è che le squadre degli sprinter non siano così attrezzate per tenere chiusa la corsa in una tappa così ostica, mentre la Jumbo-Visma della maglia gialla ha tutto l’interesse a vivere una giornata relativamente tranquilla. Volata dunque da non escludere, magari con un gruppo composto da una cinquantina di corridori. Ma io scommetterei sulla fuga.
LE TOUR DU DIRECTEUR
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Foto: Lapresse