MotoGP

Moto3, GP Catalogna 2020: Darryn Binder centra la prima vittoria in carriera di un soffio su Arbolino e Foggia

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Darryn Binder (KTM CIP) si aggiudica un Gran Premio di Catalogna, nono appuntamento del Mondiale Moto3 2020, che è andato a riscrivere la classifica generale della classe più leggera. Il sudafricano conquista la sua prima vittoria in carriera, mentre il leader della classifica generale Albert Arenas viene messo ko da John McPhee ed è costretto a cedere lo scettro della categoria al nipponico Ai Ogura. Sul tracciato del Montmelò, posizionato ad una ventina di chilometri da Barcellona, le temperature parlano di 20 gradi sia per l’atmosfera sia per l’asfalto, quindi condizioni ben differenti rispetto a quello che ci si attendeva.

Darryn Binder, quindi, vince con merito la gara spagnola con 103 millesimi su Tony Arbolino (Honda Rivacold) e 157 su Dennis Foggia (Honda Leopard) per un podio, quindi, che vede molto tricolore. Quarta posizione per lo spagnolo Sergio Garcia (Honda EG 0,0) a 232 millesimi, mentre è quinto il suo connazionale Alonso Lopez (Husqvarna Max Racing) a 386.

Sesto Romano Fenati (Husqvarna Max Racing) a 1.436, davanti allo spagnolo Jaume Masià (Honda Leopard) a lungo in vetta nella prova odierna, quindi ottavo Celestino Vietti (Sky Racing team VR46), nono un ritrovato Niccolò Antonelli (Honda SIC58) a 1.928, mentre è decimo l’argentino Gabriel Rodrigo (Honda Kommerling) a 1.932. Si ferma in undicesima posizione il nuovo leader della classifica generale, il nipponico Ai Ogura (Honda Asia) a 2.012, mentre è quattordicesimo il nostro Stefano Nepa (KTM Aspar) a 4.800, con Riccardo Rossi (KTM BOE) ventesimo a 14.437. Non concludono la loro gara Andrea Migno (Sky Racing VR46) e Davide Pizzoli (KTM BOE) caduto a 10 giri dalla bandiera a scacchi.

In classifica generale, a questo punto, Ai Ogura comanda con 122 punti, contro i 118 di Albert Arenas ed i 98 di John McPhee. Da sotto arrivano Tony Arbolino, quarto con 95 e Celestino Vietti quinto con 94.

LA GARA

Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore è di Tony Arbolino dalla pole position, inseguito da Rodrigo, Arenas e Fernandez. Antonelli ottavo, mentre Migno rimane invischiato in dodicesima posizione. La sua gara si complica terribilmente a 16 giri dalla fine con una uscita in curva 2 (il romagnolo alzerà poi bandiera bianca a 3 giri dalla fine), ma la grandissima sorpresa di giornata arriva letteralmente a pochi metri di distanza, con John McPhee che sbaglia l’ingresso in curva 4 e stende il leader della classifica generale Albert Arenas con un errore davvero marchiano. Per lo spagnolo terzo “zero” stagionale, per il britannico ennesimo passo falso della sua annata. Continua la maledizione del portacolori del team Aspar, mai a punti in carriera sulla pista catalana.

Il gruppo sembra sgranarsi, ma verso la metà della gara torna compatto, con Foggia e Vietti che chiudono lo strappo. Davanti a tutti rimangono Masià e Arbolino che sembrano i due più veloci del pacchetto che comprende quasi venti piloti. Non ne fa parte Davide Pizzoli che, purtroppo, finisce nella ghiaia di curva 5 a dieci tornate dalla conclusione.

Passata la metà della corsa le gomme iniziano a emergere come protagoniste. Chi ha forzato nelle prime fasi vede alzarsi nettamente i propri tempi, con il gruppo che comprende quasi tutto il lotto, mentre chi arrivava da dietro mette in mostra un passo che appare decisamente migliore rispetto ai vari Masià, Arbolino o Rodrigo. Tra chi si dimostra più arrembante in queste fasi vediamo Foggia che prova a staccare tutti i rivali, con il suo compagno di team Masià, Antonelli e Arbolino che iniziano a fare fatica a tenere il passo del pilota romano. Nel frattempo si interrompe la gara di Carlos Tatay per un problema tecnico, mentre a Jeremy Alcoba vengono comminati ben due long lap penalty.

Gli ultimi chilometri, come tradizione nella Moto3, sono vissuti con il cuore in gola con sorpassi e contro-sorpassi curva dopo curva, rettilineo dopo rettilineo. Masià sbaglia l’ingresso in curva 5 al penultimo giro e perde numerose posizioni in un colpo solo. Davanti Foggia, Binder, Arbolino, Lopez e Garcia si giocano il successo. Il sudafricano infila Foggia nella solita curva 5, e non si ferma più. Prima vittoria in carriera con 103 millesimi su Arbolino e 157 su Foggia. 

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Foto: Valerio Origo

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