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MotoGP, a chi sono favorevoli le prossime piste del calendario? Ducati spera in Aragon, Suzuki eclettica. Rebus Portimao

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Messo ormai in archivio il fine settimana del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, il Mondiale 2020 della MotoGP si tuffa ufficialmente nel rush finale del campionato. Sei gare messe alle spalle, altre otto da disputare, quasi senza soluzione di continuità. La classifica generale presenta un equilibrio assoluto, senza un pilota che stia dominando la scena e, sostanzialmente, lo stesso discorso si potrebbe traslare anche sulle moto. Yamaha, Ducati, Suzuki, Honda e KTM sono quasi sullo stesso livello e solamente la conformazione delle piste sposta, di volta in volta, l’ago della bilancia. Andiamo, quindi, a “fare le carte” alle prossime tappe del Mondiale della classe regina, per provare a capire chi sarà favorito dai prossimi tracciati.

Gran Premio dell’Emilia Romagna (20 settembre): si correrà ancora a Misano, per cui la Yamaha dovrebbe essere la favorita ma, come si è visto, la scelta delle gomme farà la differenza. Le rimonte di Bagnaia e Mir hanno dimostrato che Ducati e Suzuki non sono così lontane, ma la scuderia di Iwata parte assolutamente con i favori del pronostico in riva all’Adriatico. KTM, come si è visto domenica, fuori dai giochi.

Gran Premio di Catalogna (27 settembre): la pista del Montmelò è un mix tra curve veloci e due lunghi rettilinei. Per questo motivo spesso ha ben figurato Andrea Dovizioso con la sua Ducati, ma i rivali non mancheranno. La Yamaha non dovrebbe soffrire, come gli anni scorsi, per le roventi temperature dell’asfalto (di solito si corre a giugno in Catalogna) per cui potrebbero essere nuovamente pericolose. Suzuki e Honda in agguato, mentre la KTM potrebbe risorgere.

Gran Premio di Francia (11 ottobre): Le Mans, al netto del dominio di Marc Marquez, è sempre stato un feudo della Yamaha. La moto di Iwata ha un ottimo feeling con la pista della Sarthe e si annuncia come favorita. Attenzione alla Ducati, spesso in sofferenza nei curvoni francesi, mentre la Suzuki potrebbe riproporsi in maniera importante.

Gran Premio di Aragon (18 ottobre) e Gran Premio di Teruel (25 ottobre): il MotorLand di Aragon ospiterà due prove forse decisive per il titolo su una pista che si sposa alla perfezione con la Ducati. La pista iberica alterna curve da ripartenza a curve veloci con diversi rettilinei importanti. Negli ultimi anni la moto di Borgo Panigale ha sempre fatto bene, mentre Yamaha e Suzuki hanno spesso arrancato. Attenzione alla KTM, che potrebbe sfruttare la propria potenza.

Gran Premio Comunitat Valenciana (8 e 15 novembre): la pista intitolata a Ricardo Tormo sembra ideale per Honda e Suzuki. Non si tratta di un tracciato che richieda qualcosa di specifico, per cui l’equilibrio potrebbe davvero regnare sovrano. Storicamente, tuttavia, la Yamaha non eccelle sulla pista di Valencia e potrebbe rappresentare un momento importante per il Mondiale. Poche chance, in teoria, anche per la KTM.

Gran Premio Portogallo (22 novembre): il gran finale del campionato potrebbe regalare sorprese notevoli. La pista della Algarve, oltre a essere splendida con i suoi sali-scendi mozzafiato, unisce curve complicate ad un lungo rettilineo. La Ducati potrebbe eccellere in questo aspetto, ma nel resto della pista Suzuki e, soprattutto, Yamaha potrebbero farsi valere. Sulla velocità la moto di Iwata pagherà dazio, ma saprà recuperare con la sua maneggevolezza? Potremmo vivere un finale davvero spettacolare. Sarà ancora in lizza il titolo?

 

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Foto: Lapresse

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