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MotoGP
MotoGP, analisi qualifiche GP Catalogna 2020: Yamaha potenza egemone. Morbidelli e Valentino Rossi perfetti, a differenza di Quartararo
Nella MotoGP le qualifiche del Gran Premio di Catalogna si sono risolte con un dominio della Yamaha, che ha monopolizzato la prima fila. Franco Morbidelli ha ottenuto una pole position da urlo, precedendo Fabio Quartararo e Valentino Rossi. Quest’ultimo torna a partire dalla front row dopo un digiuno durato un anno e un mese. Il risultato non è affatto sorprendente, considerando quanto visto in tutti i turni di prove libere e nella giornata di ieri.
Morbidelli, infatti, era stato il più rapido anche venerdì. Oggi, quando contava molto di più, il romano si è dimostrato in grado di ripetersi realizzando un giro fantastico che gli ha permesso di staccare di due decimi il ben più quotato compagno di box, che dal canto suo ha pagato anche un errore, a causa del quale ha vanificato uno dei due time attack. Morbido, invece, è stato perfetto e testimonia di essere sempre più maturo. Il francese quindi può recriminare, ma di sicuro il ventiseienne del team Petronas è un poleman legittimo.
Bravissimo anche Valentino Rossi, il quale ha evitato qualsiasi sbavatura e ha massimizzato il suo potenziale. Il Dottore torna in prima fila per la prima volta dal Gran Premio di Gran Bretagna 2019 e sicuramente domani vorrà giocarsi la vittoria su una pista dove, in passato, si è tolto grandissime soddisfazioni. Il deluso in casa Yamaha è Maverick Viñales, solamente quinto. Lo spagnolo ha dimostrato di poter avere un ritmo notevole, ma la seconda fila di partenza potrebbe rappresentare un handicap in vista di domani. Come al solito, l’iberico conferma di essere un pilota velocissimo, ma al tempo stesso altalenante. Vedremo se domenica riuscirà a riscattare quello che può essere considerato un risultato al di sotto delle aspettative.
Sul giro secco, le moto più vicine alle M1 sono state le Ducati, almeno quelle di Jack Miller e Johann Zarco. L’australiano ha alzato l’asticella proprio quando più contava, proprio come accaduto a Misano, ma la sua tenuta sul passo sarà tutta da verificare. Per lui la chiave sarà cercare di non stressare troppo gli pneumatici. Il francese, invece, ha sempre frequentato i quartieri nobili delle classifiche sia ieri che oggi. Quindi ha saputo confermare tutto il suo potenziale. Soffrono, invece, Pecco Bagnaia e Andrea Dovizioso, i quali non sono mai riusciti a trovare la quadra del cerchio a Barcellona, realizzando il 14° e 17° in qualifica. Poco male per il piemontese, ancora in fase di apprendistato, mentre Dovi si sta giocando il Mondiale. Non sembra messo così male sul passo, ma ipotizzare una rimonta appare fantasioso.
Discorso opposto per Joan Mir, che continua a patire la prestazione in qualifica. Attenzione allo spagnolo della Suzuki, perché nonostante l’ottava casella di partenza, la sua candidatura al podio è credibile. Dopotutto, parte una fila più avanti rispetto a domenica scorsa! Il medesimo principio vale anche per la Ktm di Pol Espargaro (se dovesse riuscire a restare in piedi sino al traguardo). A Barcellona anche la moto austriaca appare più competitiva sul ritmo che sulla prestazione pura.
Dunque Yamaha è stata sicuramente la potenza egemone in qualifica e si propone per esserlo anche in gara. Arriverà una tripletta per la Casa di Iwata? Possibile, ma quest’anno abbiamo visto come gli imprevisti siano dietro l’angolo per chiunque. La partenza potrebbe essere molto importante. Chi andrà davanti avrà infatti la possibilità di imporre il proprio ritmo sin dalle battute iniziali e questo potrebbe essere un fattore.
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Foto: Shutterstock