MotoGP
MotoGP, Andrea Dovizioso leader non credibile del Mondiale. Nuova gara anonima, serve una netta inversione di rotta da Barcellona
No, così non va bene. Il mantenimento della prima posizione nella classifica generale della MotoGP, con appena un punto di vantaggio sul francese Fabio Quartararo e sullo spagnolo Maverick Vinales di casa Yamaha, è l’unico motivo per cui Andrea Dovizioso possa sorridere al termine della seconda gara consecutiva disputata a Misano e valida per il Mondiale 2020.
Una prestazione incolore per il forlivese, mai in lizza per le posizioni di vertice e spettatore non pagante di quanto avvenuto in pista. Gli va bene che alcuni dei suoi avversari non siano stati esenti da errori. Il riferimento è, in primis, al transalpino Quartararo, quarto con una penalità di 3″ per non aver effettuato il long lap penalty e quindi fuori dal podio. Vanno poi messi sul piatto i ritiri di Francesco Bagnaia, Jack Miller e di Valentino Rossi. In particolare, la caduta di “Pecco”, quando guidava la corsa, ha avuto un effetto pesante sulle sorti di questo campionato, visto che potenzialmente il pilota piemontese avrebbe potuto davvero fare un passo importante in classifica. Questo errore, invece, lo affossa.
Resta però l’evidenza che, mentre Bagnaia sulla GP20 era lì a segnare tempi da 1’32” basso con costanza disarmante, Dovizioso girava mediamente un secondo più lento. I numeri non mentono mai e il forlivese lo sa bene. Una situazione non facile, al pari del fatto di essere, ora come ora, disoccupato per il Mondiale 2021, dopo l’addio alla Ducati. Un tre volte vice-campione del mondo senza sella per l’anno venturo desta sensazione al pari del mancato adattamento del “Dovi” a queste gomme che invece Bagnaia sa come portare dalla sua parte.
Tra una settimana, in Catalogna, si dovrà cambiare registro, perché un titolo va costruito sui piazzamenti, ma non si può solo sperare nelle disgrazie altrui. Vedremo, quindi, quale sarà la reazione di chi è cresciuto nel mito di un personaggio di fantasia che dalle difficoltà sapeva trarre forza e giovamento.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse