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MotoGP, GP Catalogna 2020: a chi è favorevole la pista di Barcellona? I precedenti di Ducati, Yamaha, Ktm e Suzuki

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Archiviata ufficialmente la prima metà della stagione con il doppio appuntamento italiano a Misano Adriatico, il Mondiale MotoGP 2020 si appresta ad affrontare l’ottavo round dell’anno sul tracciato del Montmelò, situato a 20 chilometri da Barcellona. Dopo sette gare la situazione in classifica generale è ancora estremamente incerta, con i primi dieci piloti racchiusi in 27 punti, perciò ogni singolo weekend di gara assume di conseguenza una rilevanza eccezionale per l’assegnazione del titolo mondiale. Andiamo dunque ad analizzare le caratteristiche della pista catalana ed i precedenti delle quattro case più quotate per provare a capire i possibili valori in campo al Montmelò per il GP di Catalogna 2020.

Ducati, ancora in testa al campionato della classe regina con Andrea Dovizioso, vanta due successi nelle ultime tre edizioni a Barcellona grazie ai trionfi del forlivese nel 2017 e di Jorge Lorenzo nel 2018, mentre l’anno scorso è comunque salita sul terzo gradino del podio con Danilo Petrucci. La casa di Borgo Panigale può indubbiamente ben figurare in Catalogna, potendo contare su un lunghissimo rettilineo principale (poco più di un chilometro) e su un altro allungo non indifferente alla fine del terzo settore in cui è possibile fare la differenza dal punto di vista della potenza motoristica. In realtà il circuit de Catalunya è comunque abbastanza completo e premia di consueto le moto più equilibrate e gentili per quanto riguarda il consumo degli pneumatici.

Suzuki al momento sembra rispecchiare alla perfezione questo identikit, perciò è necessario includere Alex Rins e soprattutto Joan Mir nella rosa dei favoriti per la vittoria in ottica gara specialmente nel caso in cui dovessero difendersi egregiamente sul giro secco in qualifica (tallone d’Achille di entrambi sino ad ora). Anche Yamaha dovrebbe esprimersi su alti livelli a Barcellona, ma l’impressione è che non potrà dominare dal punto di vista delle performance come avvenuto ad esempio in occasione di Misano 1. La casa di Iwata ha un’ottima tradizione al Montmelò, con 6 vittorie negli ultimi 11 anni, ma l’ultima risale al 2016 con Valentino Rossi e nelle ultime apparizioni non sono arrivate grandi soddisfazioni. Da evidenziare invece il bellissimo rapporto con il GP catalano di Fabio Quartararo, che nelle ultime due edizioni ha festeggiato nell’ordine il suo primo successo nel Motomondiale (in Moto2 nel 2018) ed il suo primo podio in top class (2019).

Chiudiamo infine con KTM, che a Misano 1 ha avuto la prima vera grande battuta d’arresto della stagione per poi rifarsi prontamente nel secondo evento romagnolo con il podio di Pol Espargarò e l’ottimo potenziale messo in mostra anche dagli altri tre centauri della casa austriaca. A Barcellona bisognerà fare nuovamente i conti con il fratello minore degli Espargarò, storicamente molto competitivo nella sua gara di casa e quindi estremamente temibile quest’anno in sella ad una moto cresciuta esponenzialmente rispetto alle ultime annate. Le temperature insolitamente fresche previste per il prossimo weekend al Montmelò potrebbero poi favorire ulteriormente KTM, che è apparsa poco brillante in condizioni di caldo estremo come avvenuto nella gara inaugurale di Jerez de la Frontera.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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