MotoGP
MotoGP, GP Catalogna 2020: Joan Mir e la Suzuki sempre più convincenti. Serie di risultati da titolo
Il Gran Premio di Catalogna 2020 non ha ancora emesso dei verdetti definitivi, ma potrebbe aver ristretto sensibilmente la lista dei possibili candidati al titolo iridato in questo incredibile Mondiale MotoGP privo del campione in carica Marc Marquez (a quota zero punti e ancora out per infortunio). Chi è uscito rafforzato dal weekend del Montmelò è sicuramente Joan Mir, confermatosi in grande forma con il quarto piazzamento sul podio nelle ultime cinque gare a testimonianza di una notevole costanza di rendimento ad alto livello che potrebbe davvero fare la differenza all’interno di un campionato così bizzarro ed equilibrato.
Il maiorchino classe 1997, al secondo anno nella classe regina del Motomondiale, sta salendo progressivamente di colpi in termini di fiducia e di rendimento anche grazie ad una Suzuki estremamente competitiva su tutti i tipi di circuito. Attualmente la GSX-RR 2020 è la moto più completa ed eclettica della griglia, come dimostrano gli ottimi risultati ottenuti su piste diametralmente opposte come Misano ed il Red Bull Ring, in cui soprattutto Mir è stato in grado di esaltarsi mettendo in evidenza i progressi della casa nipponica. In un contesto così livellato ed incerto, Suzuki è di fatto probabilmente l’unica certezza in termini di competitività da un weekend all’altro su ogni tipo di tracciato, mentre gli altri team alternano spesso e volentieri prestazioni di alto o basso livello a seconda delle condizioni e dei lay-out affrontati.
Mir ha già vinto un Mondiale, dominando la stagione 2017 in Moto3, perciò ha paradossalmente più esperienza in questa situazione rispetto all’attuale leader del campionato Fabio Quartararo, capace di ottenere ben tre successi di tappa quest’anno nelle prime otto gare disputate. L’impressione è proprio che si possa profilare all’orizzonte un lungo duello tra Mir e Quartararo per la leadership iridata, con possibili inserimenti da parte di Maverick Vinales e Andrea Dovizioso soprattutto nel caso in cui i due favoriti dovessero incappare in qualche altro passo falso. Certo, Suzuki deve ancora salire sul gradino più alto quest’anno, ma mai come in un campionato del genere non può essere esclusa addirittura l’assurda ipotesi di un campione del mondo incapace di ottenere un singolo trionfo parziale.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: Lapresse