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MotoGP, GP Catalogna 2020: l’equilibrio regna sovrano in tutte le classi. Quale sarà il responso del Montmelò?

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Il Motomondiale entra ufficialmente nella sua seconda metà di stagione. Da qui a fine anno si correrà principalmente nella penisola iberica, in quanto cinque delle ultime sette gare si disputeranno in Spagna, a cui va aggiunto l’appuntamento conclusivo, che andrà in scena in Portogallo. Domenica si gareggerà a Barcellona, sul tracciato di Montmelò, ben conosciuto da tutti i piloti. Andiamo quindi a vedere quali sono i temi forti dell’imminente Gran Premio di Catalogna in ognuna delle tre classi.

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MOTOGP – Il Gran Premio di Emilia Romagna ha spezzato l’ex aequo di massa che ha caratterizzato la classifica iridata per diverse settimane. Ora quattro piloti spiccano su tutti gli altri. Si tratta di Andrea Dovizioso, forte di 84 punti, Maverick Viñales e Fabio Quartararo, appaiati a quota 83, e Joan Mir, issatosi a 80. La situazione è ancora piuttosto ingarbugliata, ma nel complesso si può affermare che nonostante la leadership, il trentaquattrenne della Ducati sia il meno accreditato del quartetto per la conquista del titolo. Infatti il forlivese ha più volte ribadito come non riesca a essere efficace con il modo di guidare richiesto dai nuovi pneumatici Michelin. Nonostante i loro alti e bassi, i due alfieri della Yamaha si candidano dunque con credenziali all’iride grazie alla loro velocità pura. Il portacolori della Suzuki, invece, fa della costanza di rendimento il suo punto di forza ed è in grande rimonta. Vedremo quale sarà il responso di Barcellona. Il tracciato catalano ribadirà questi valori, scremando finalmente il novero di pretendenti al Mondiale, oppure rimescolerà nuovamente le carte? D’altronde Franco Morbidelli e Jack Miller, pur staccati di 20 lunghezze da Dovizioso, non sono certo ancora tagliati fuori dalla corsa alla corona iridata. Sarà inoltre interessante capire quale potrà essere la competitività di Valentino Rossi, storicamente molto performante al Montmelò. Il Dottore sarà sicuramente avido di riscatto dopo il deludente double header di Misano, in cui ha raccolto un quarto posto e un ritiro.

MOTO2 – La positività al Covid-19 di Jorge Martin, costretto a saltare entrambe le gare di Misano, ha spianato la strada agli italiani, che hanno nettamente preso il sopravvento nella classifica iridata. Luca Marini ed Enea Bastianini continuano a fare il gioco dell’elastico, perché ogni qualvolta uno dei due tenta di allungare sull’altro, il rivale riesce immediatamente a ricucire lo strappo. Dopo il GP di Emilia Romagna, i due sono separati solamente da 5 punti in favore del fratello di Valentino Rossi. Tuttavia la lotta per il titolo non riguarda solo loro, bensì anche Marco Bezzecchi, staccato di 20 lunghezze dal compagno di box nello Sky Racing Team VR46. Sarà una sfida interamente tricolore per l’Iride? Sam Lowes e il già citato Jorge Martin hanno sicuramente un potenziale più alto di quanto non sia suggerito dal loro attuale bottino, che li colloca rispettivamente a 43 e 47 punti dal battistrada. Indubbiamente il britannico e lo spagnolo hanno nelle corde degli exploit, però al momento appare difficile recuperare con profitto su tutti e tre gli  italiani, che si sono messi in una posizione di forza invidiabile nella contesa per determinare il successore di Alex Marquez.

MOTO3 – Le due gare di Misano hanno detto benissimo ad Ai Ogura, che ha completamente riaperto la corsa al Mondiale. Il giapponese si è riportato a soli 2 punti da Albert Arenas, il quale resta leader della classifica iridata, ma ha visto evaporare praticamente tutto il vantaggio accumulato dopo il GP di Stiria. Il terzo incomodo rimane John McPhee, nonostante non riesca a tenere un rendimento solido. Il britannico va comunque considerato un pretendente al titolo, in quanto 21 lunghezze di ritardo da Arenas possono essere recuperate. Nel frattempo, zitto zitto, Celestino Vietti si è portato in quarta posizione. L’ormai diciannovenne dell’Academy di Valentino Rossi rende 33 punti ad Arenas, 31 a Ogura e 12 a McPhee. Il sogno è, chiaramente, quello di inserirsi nella bagarre per il titolo, anche se non appare un compito affatto semplice. Cionondimeno un paio di buoni risultati potrebbero aprire prospettive sinora insperate persino per il teenager piemontese.

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Foto: Shutterstock

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