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MotoGP, GP San Marino 2020: analisi qualifiche. Yamaha dominante e favorita per la gara. Valentino Rossi se la gioca

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Le qualifiche del Gran Premio di San Marino 2020 sono andate in archivio con un sensazionale poker Yamaha nelle prime quattro posizioni, mentre KTM è indubbiamente la grande delusione di giornata dopo le brillanti performance messe in evidenza tra Brno e Spielberg negli ultimi tre weekend di gara. Maverick Vinales ha firmato la pole position a Misano Adriatico per il secondo anno consecutivo, stabilendo il nuovo record del circuito (1’31″411) confermandosi a proprio agio sul tracciato romagnolo specialmente nell’ambito dei time-attack con gomma nuova.

In generale la casa di Iwata ha dominato in lungo e in largo la sessione di qualifica, sfruttando al meglio le caratteristiche favorevoli del lay-out misanese rispetto al resto della concorrenza. Fabio Quartararo sembra in grado di contendere il successo a Vinales fino in fondo, mentre Franco Morbidelli e Valentino Rossi potrebbero battagliare per il terzo gradino del podio dovendo comunque guardarsi le spalle dal possibile recupero delle Suzuki. Joan Mir e Alex Rins si sono infatti difesi egregiamente in Q2 rispettivamente con il 7° e l’8° tempo assoluto, ottenendo quindi una discreta posizione di partenza in ottica gara potendo contare su un ritmo estremamente costante e competitivo sulla lunga distanza con gomme usate.

Ducati Pramac sugli scudi con il quinto posto dell’australiano Jack Miller ed il sesto del rientrante Francesco Bagnaia, entrambi molto rapidi sul giro secco rispetto ai piloti ufficiali della casa di Borgo Panigale. Risultato indubbiamente negativo in ottica iridata per Andrea Dovizioso, 9° e costretto a chiudere la terza fila in griglia pagando però poco più di un decimo dalla top 5, mentre Danilo Petrucci non riesce proprio a cambiare passo e domani dovrà rimontare addirittura dalla 15ma posizione dopo aver fallito l’accesso in Q2. KTM grande delusione di giornata, con nessun pilota della casa austriaca nella top 10 anche a causa della caduta nella sessione decisiva di Pol Espargarò, oltre ad una Honda ormai aggrappata esclusivamente alle prestazioni di Takaaki Nakagami, oggi 14°.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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