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MotoGP, il venerdì da decifrare di Valentino Rossi. Ottimo tempo senza aver utilizzato le soft

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Giornata in controluce per Valentino Rossi a Misano. Dopo le prime due sessioni di prove libere, il Dottore occupa la sesta piazza nella classifica combinata dei tempi. Una posizione migliore rispetto alle abitudini, che gli consentirebbe di accedere direttamente alla Q2. Cionondimeno, il quarantunenne di Tavullia è indiscutibilmente il più lento dei centauri Yamaha. Fabio Quartararo, Maverick Viñales e Franco Morbidelli hanno infatti realizzato i tre crono migliori. Dunque, alla festa della Casa dei tre diapason manca, appunto, solo il più esperto dei quattro piloti.

È anche vero che Rossi non si è lanciato in un vero e proprio tentativo con gli pneumatici soft, indice di come potrebbe avere del margine in vista della giornata di domani. Il Dottore ha dichiarato di avere trovato una pista molto diversa rispetto allo scorso anno, in quanto il nuovo asfalto offre molto più grip. Di conseguenza, è stato necessario lavorare parecchio allo scopo di trovare la maniera ideale per far funzionare i nuovi pneumatici. L’impressione che si può ricavare dalla giornata odierna è che il quarantunenne di Tavullia abbia impiegato del tempo prima di arrivare alla quadra, comunque raggiunta strada facendo. Infatti è innegabile che Valentino sia cresciuto progressivamente di rendimento, sino a dare il meglio di sé proprio nei minuti conclusivi della FP2. Dunque viene da chiedersi, Rossi è davvero più in difficoltà rispetto ai compagni di marca, oppure ha svolto un lavoro diverso, alzando l’asticella solo in extremis per cautelarsi, trovando un buon tempo nonostante un unico serio tentativo di time attack?

Senza ombra di dubbio, la FP3 rappresenterà la cartina tornasole della reale competitività del Dottore. Per quanto visto oggi, sulla pista di Misano la Yamaha è la moto migliore in assoluto. È possibile che qualche avversario cresca di rendimento, ma complessivamente la M1 ha impressionato in positivo. Pertanto, in un Mondiale così equilibrato, il double header sulla riviera romagnola rappresenta una ghiottissima occasione  per tutti gli alfieri della Casa di Iwata. Chiaramente, se le premesse sono queste, per il quarantunenne di Tavullia sarà fondamentale fare bene anche in qualifica. È ormai palese come la velocità sul giro secco sia il tallone d’Achille dell’edizione 2020 di Valentino. Innanzitutto riuscire a entrare direttamente in Q2, evitando le forche caudine della Q1, sarebbe già un passo avanti rispetto alle ultime uscite.

Per domani difendersi in qualifica sarà imperativo. L’obiettivo non è necessariamente la pole position, ma strappare un piazzamento in seconda fila. Il traguardo appare alla portata di questo Rossi e sarebbe un risultato da considerarsi soddisfacente. Non è ancora dato a sapersi se davvero “l’accelerazione” data dal numero 46 nel finale della FP2 possa essere indice di un potenziale ancora inespresso, ma questa incertezza verrà indubbiamente dissipata dalla terza sessione di prove libere, dove non ci sarà spazio per nascondersi. Sappiamo come il Dottore abbia dimostrato a più riprese di poter dire la sua in gara; cionondimeno per farlo appieno sarà necessario contenere i danni in qualifica. Misano, autentica pista di casa per il fuoriclasse di Tavullia, è un’opportunità da non perdere per tornare a frequentare i quartieri nobili delle classifiche, soprattutto alla luce di quanto messo in mostra oggi da Yamaha. Indi per cui, la speranza è che il vero volto di Rossi sia quello dei minuti conclusivi del turno pomeridiano odierno.

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Foto: La Presse

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