MotoGP
MotoGP, l’assenza di Marquez e il peso dell’occasione di una vita. La paura sembra schiacciare i piloti
L’assenza di Marc Marquez sta regalando un Mondiale MotoGP estremamente equilibrato, avvincente, incerto e appassionante. Lo spagnolo era il grande favorito della vigilia e tutto sembrava apparecchiato per il suo dominio, ma il centauro della Honda si è infortunato nel Gran Premio d’apertura di questa tormentata stagione e forse ritornerà in sella soltanto per le ultime due-tre gare. L’impossibilità del Campione del Mondo di confermarsi sul trono ha indubbiamente aumentato la pressione sugli altri piloti, i quali sentono il peso dell’occasione di una vita intera: conquistare il titolo iridato è ora un’impresa possibile senza il cannibale iberico e tutti stanno facendo fatica.
Nessuno riesce a essere continuo e nelle prime sei gare abbiamo avuto ben quattro vincitori diversi. Soltanto Fabio Quartararo è riuscito a imporsi in due occasioni (doppietta a Jerez), ma oggi il francese è caduto e ha perso la testa della classifica generale. Il centauro della Yamaha Petronas ha ceduto il passo ad Andrea Dovizioso, il quale non è perà andato oltre il settimo posto a Misano e ha trionfato soltanto in un’occasione con la sua Ducati (GP d’Austria). Il forlivese ha tre lunghezze di vantaggio proprio sul transalpino, il quale ha raccolto appena 20 punti nelle ultime quattro gare (e tre nelle ultime due). L’australiano Jack Miller insegue a 12 punti, ma non sembra avere il passo giusto per puntare in alto, nonostante il doppio podio di Zeltweg. Sembra in grande crescita lo spagnolo Joan Mir, terzo oggi e secondo in Austria, che si trova a 16 punti, ma non ha ancora vinto una gara in sella alla Suzuki. Maverick Vinales doveva essere l’uomo più quotato per il titolo, ma sta faticando terribilmente: sesto oggi e decimo in Austria, in entrambe le occasioni partendo dalla pole position, nel mezzo il ritiro in Stiria per problemi ai freni. Lo spagnolo della Yamaha si trova a -18 da Dovizioso, proprio come Valentino Rossi.
Il Dottore è pienamente in corsa per il titolo: è continuo e costante (peccato per il ritiro a Jerez), deve però trovare l’acuto giusto per inseguire concretamente il decimo titolo iridato. Franco Morbidelli ha vinto oggi la sua prima gara nella classe regina e si trova a -19, può sognare in grande ma deve trovare la giusta continuità perché per il momento ha collezionato anche due ritiri (uno per colpa di Zarco, l’altro per problemi tecnici). Il sudafricano Brad Binder e il portoghese Miguel Oliveira hanno vinto una gara a testa, ma non sembrano poter davvero battagliare per qualcosa di concreto. Una cosa accomuna tutti questi piloti: sembrano schiacciati dalla paura della grande occasione irripetibile.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse