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MotoGP, piccoli passi avanti per la Ducati. Ma Bagnaia conferma di avere qualcosa in più rispetto ai piloti ufficiali

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La Ducati conclude il venerdì del Gran Premio dell’Emilia Romagna 2020 della MotoGP con meno sorrisi rispetto a quel che sperava. Una settimana fa la scuderia di Borgo Panigale aveva faticato, e non poco, nel primo appuntamento di Misano sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli, ma i test di martedì avevano fatto tornare il sereno grazie a diverse novità che avevano reso la GP20 una moto più maneggevole in curva e meno complicata a livello di gomme Michelin.

Le prime due sessioni di prove libere odierne, tuttavia, hanno riportato con i piedi per terra le moto bolognesi. Il migliore, dopotutto, è risultato Danilo Petrucci che, nella classifica combinata ha stampato il nono tempo in 1:31.973 a 345 millesimi da Brad Binder, il più veloce di giornata. Tutti gli altri alfieri ducatisti sono in scia. Decimo Johann Zarco del team Reale Avintia in 1:32.072 a 444 millesimi, undicesimo Francesco “Pecco” Bagnaia del team Pramac in 1:32.138 a 510 e dodicesimo Andrea Dovizioso in 1:32.152 a 524, senza dimenticare Jack Miller sedicesimo in 1:32.279 a 651 millesimi.

Un bottino tutt’altro che incoraggiante, specialmente dopo le entusiastiche analisi fatte dai piloti della scuderia emiliana al termine dei test di martedì. Il gap di competitività nei confronti dei marchi rivali c’è e rimane ancora evidente, con la sensazione che, anche pensando al passo gara, sia ancora Francesco Bagnaia ad avere qualcosa in più degli altri nella manopola del gas.

Siamo di fronte ad un fine settimana di capitale importanza per la Ducati, con il leader della classifica generale, Andrea Dovizioso, che dovrà difendersi dagli attacchi dei rivali per provare a mantenere una prima posizione quasi insperata. La tre-giorni di Misano 2, come detto, non ha regalato troppi sorrisi nè al romagnolo nè al team in generale. Domani servirà un sabato impeccabile. Prima centrando la top10 nel corso della terza sessione di prove libere, quindi fare il massimo in qualifica. Più facile a dirsi che a farsi, certo, ma se il romagnolo vorrà vincere davvero il titolo dovrà iniziare a cambiare marcia, iniziando subito dalla sua seconda prova di casa.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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