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MotoGP, presentazione GP Emilia Romagna 2020. Mondiale infuocato in tutte e tre le classi!

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Archiviato il GP di San Marino, il motomondiale rimane a Misano Adriatico per una seconda gara, che si disputerà nel weekend e sarà denominata Gran Premio di Emilia Romagna e della Riviera di Rimini. Chiaramente, non esistono precedenti in merito a questa competizione, poiché l’emergenza sanitaria generata dalla pandemia di Covid-19 ha obbligato a ripensare il calendario, imponendo di inserire svariati double header nella medesima località. Dunque, non potendo raccontare la storia di un Gran Premio che ancora non ne ha, ci focalizziamo su quella del circuito.

La pista di Misano viene progettata a fine anni ’60, per poi essere edificata tra il 1970 e il 1972. La versione originale del tracciato è lunga 3.488 metri e le infrastrutture di supporto all’impianto sono spartane, soprattutto per quanto riguarda i box. Ciononostante, la località romagnola entra rapidamente nel giro del Motomondiale, cominciando a organizzare dei Gran Premi iridati. Nelle quattordici stagioni che vanno dal 1980 al 1993, Misano ospita dieci gare, ovvero sette edizioni del GP d’Italia e tre di quello di San Marino. Tra il 1992 e il 1993, l’autodromo subisce la sua prima modifica di rilievo, in quanto la sua lunghezza viene portata a 4.060 metri, inoltre sono costruiti nuovi box. Tuttavia, proprio l’edizione del 1993 viene funestata dal tremendo incidente in cui il tre volte Campione del Mondo Wayne Rayney rimane paralizzato. Così, Misano esce dal giro del Motomondiale.

Cionondimeno, tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del XXI secolo vengono imbastiti importanti lavori per rendere il circuito sempre più moderno e all’altezza degli standard internazionali in tema di infrastrutture. Per aumentare la sicurezza, si inverte il senso di marcia della pista, la cui carreggiata viene allargata. Inoltre, ulteriori novità nel disegno del tracciato, portano la sua lunghezza a 4.226 metri. Non solo. L’autodromo viene dotato di nuove tribune e un paddock all’avanguardia. In questo modo, Misano torna a ospitare competizioni iridate a partire dal 2007, diventando sede fissa del GP di San Marino. Dal 2012 il tracciato è stato intitolato alla memoria Marco Simoncelli.

La pista è un’autentica sfida, perché comprende 16 curve (10 a destra e 6 a sinistra) in rapida successione dalle caratteristiche molto differenti. Infatti si passa da cambi di direzione ravvicinati a bassa velocità a pieghe velocissime da affrontare in pieno, senza dimenticare come vi siano diverse violente staccate a cui si arriva in piena velocità. Uno dei connotati caratteristici del circuito è il fatto che, soprattutto con le MotoGP, sono davvero rari i tratti in cui si può aprire il gas a tutta. Inoltre, si rimane spesso attaccati alla leva del freno.

TOP CLASS (500cc/MOTOGP)
La classe regina ha disputato 24 gare a Misano, 17 Gran Premi di San Marino e 7 Gran Premi d’Italia. Dunque, quella di domenica sarà la 25ma competizione riservata alla top class a disputarsi sul tracciato romagnolo.

Tre piloti sono stati in grado di imporsi per 3 volte. Parliamo di Jorge Lorenzo (2011, 2012, 2013), Valentino Rossi (2008, 2009, 2014) e Marc Marquez (2015, 2017, 2019). Indi per cui, è evidente come il maiorchino detenga il primato di affermazioni consecutive, essendo l’unico ad aver realizzato un hat-trick.

Oltre a Rossi e Marquez anche altri due centauri attualmente in attività possono vantare un successo sulla pista di Misano. Si tratta di Andrea Dovizioso, impostosi nel 2018, e Franco Morbidelli, trionfatore domenica scorsa.

PISTA DI MISANO – VITTORIE TOP CLASS
3 – LORENZO Jorge [SPA] (2011, 2012, 2013)
3 – ROSSI Valentino [ITA] (2008, 2009, 2014)
3 – MARQUEZ Marc [SPA] (2015, 2017, 2019)
2 – LAWSON Eddie [USA] (1985, 1986)
2 – PEDROSA Dani [SPA] (2010, 2016)

Complessivamente, sono 8 i successi italiani a Misano. I 3 di Valentino Rossi (2008, 2009, 2014), quello di Andrea Dovizioso (2018) e quello di Franco Morbidelli (2020) sono stati preceduti da Franco Uncini (1982), Pierfrancesco Chili (1989) e Luca Cadalora (1993).

Interessante notare come, a oggi, nessun pilota sia ancora riuscito a imporsi a Misano con due moto diverse.

In tema di costruttori, Misano è storicamente una pista favorevole alla Yamaha, che ha vinto per 13 volte. Tuttavia, negli ultimi anni la Honda ha raccolto parecchie affermazioni, issandosi a quota 8. Sono invece 2 i successi della Ducati e 1 quello della Suzuki.

ATTUALITA’ – MONDIALI INFUOCATI

MOTOGP
Un Mondiale così equilibrato non lo si ricorda da tempo. Il nuovo leader della classifica iridata è Andrea Dovizioso, che comanda con 6 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, 12 su Jack Miller, 16 su Joan Mir, 18 su Maverick Viñales e Valentino Rossi, 19 su Franco Morbidelli, 23 su Brad Binder e Takaaki Nakagami. Come si può notare, i distacchi sono esigui e può bastare un exploit per stravolgere completamente la classifica. Per esempio lo stesso Morbidelli sembrava fuorigioco dalla corsa al titolo dopo il GP di Stiria, ma è tornato prepotentemente in auge grazie al successo di domenica scorsa. Insomma, la frase “può succedere di tutto” sarà anche un cliché, ma corrisponde appieno alla realtà dei fatti.

MOTO 2
La classifica iridata è dominata dagli italiani, che hanno approfittato al meglio dell’assenza dello spagnolo Jorge Martin (positivo al Covid-19) nel GP di San Marino. Attualmente la nuova graduatoria assoluta vede al comando Luca Marini, seguito a 17 lunghezze da Enea Bastianini e a 27 da Marco Bezzecchi. Il già citato Martin è invece scivolato a -33 e rischia di non partecipare neppure al GP di Emilia Romagna.

MOTO 3
Il Gran Premio di San Marino ha completamente riaperto la corsa al titolo mondiale. Il leader iridato Albert Arenas si è dovuto ritirare, mentre i suoi rivali principali hanno concluso in prima e seconda posizione. Dunque lo spagnolo comanda sempre la graduatoria assoluta, ma il suo vantaggio è sceso a 5 punti su Ai Ogura e a 14 su John McPhee.

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Foto: Valerio Origo

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