MotoGP
MotoGP, Suzuki e KTM mine vaganti a Barcellona? Mir potrebbe continuare a stupire
Gerarchie ancora difficili da decifrare in quel di Barcellona al termine della prima giornata di prove libere della MotoGP, valevole per il Gran Premio di Catalogna 2020, ottavo round della stagione e ultimo atto del secondo trittico di gare del campionato. I team hanno affrontato oggi condizioni praticamente inedite al Montmelò rispetto al passato, con temperature autunnali ed un vento abbastanza intenso che ha dato molto fastidio soprattutto alle Ducati. In generale poi l’asfalto catalano quest’oggi forniva pochissimo grip, favorendo di conseguenza complessivamente moto più maneggevoli ed efficaci in curva come per esempio le Yamaha.
La casa di Iwata ha impressionato positivamente ed è al momento la possibile favorita per il successo con i vari Franco Morbidelli, Maverick Vinales e Fabio Quartararo, ma attenzione ad alcune mine vaganti estremamente temibili come Suzuki e KTM. Joan Mir in particolare sta attraversando un periodo di forma stellare ed è attualmente a tutti gli effetti un serio pretendente al titolo iridato, inoltre ha già mostrato dei segnali importanti quest’oggi specialmente sul passo gara con gomme usate. In FP2 il 23enne maiorchino è stato uno dei pochi a non cominciare il suo stint con pneumatici freschi, perciò i suoi tempi non sono stati particolarmente brillanti rispetto alla concorrenza, tuttavia è stato in grado di gestire bene il consumo della gomma media posteriore senza crollare sulla lunga distanza in termini di performance.
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Buoni segnali anche per il padrone di casa catalano Alex Rins, che si è ben comportato specialmente nella simulazione di passo gara con un ritmo abbastanza competitivo su doppia gomma media. Ottimo avvio di fine settimana in casa KTM per Brad Binder, 3° classificato nella graduatoria combinata grazie ad un notevole time-attack nelle battute conclusive del turno pomeridiano. Il sudafricano deve ancora crescere per quanto riguarda la costanza di rendimento nei long-run, ma quest’anno ha già dimostrato in Repubblica Ceca di potersi esaltare proprio in gara dopo essere rimasto fuori dai radar durante le prove. La casa austriaca potrà contare per le posizioni di vertice anche sull’iberico Pol Espargarò, reduce da due podi nelle ultime tre gare e capace quest’oggi di inserirsi saldamente nella top10 a testimonianza di un buon approccio al weekend.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: LaPresse