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MotoGP, Valentino Rossi può vincere il Mondiale! Costanza ed esperienza, ma servirà qualche acuto

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Il Mondiale di MotoGP 2020 sta diventando uno dei più incredibili della storia. Il Gran Premio di San Marino avrebbe dovuto aiutare a fare un po’ di ordine, scremando i pretendenti al titolo. Invece la prima gara di Misano ha ingarbugliato ancora di più la matassa iridata, accorciando ulteriormente la classifica generale! Sembra anacronistico, ma tra i pretendenti al titolo c’è anche un certo Valentino Rossi, nonostante quest’ultimo sia salito sul podio solamente una volta e non abbia ancora vinto.

Eppure, a ben guardare, il Dottore è quinto nel Mondiale a soli 18 punti da Andrea Dovizioso e alla pari con il compagno di squadra Maverick Viñales, considerato, alla vigilia dell’annata agonistica, uno dei principali pretendenti alla corona iridata. Chiaramente l’assenza di Marc Marquez ha inciso sulla clamorosa situazione attuale, che però non può essere spiegata solo con l’infortunio dello spagnolo. Infatti il livellamento che caratterizza la MotoGP in questo 2020 è estremo, in quanto non sembra neppure di parlare della classe regina. Abbiamo avuto cinque vincitori diversi in sei gare e quattro di loro non avevano mai trionfato nella top class prima di luglio. L’anomalia è dimostrata dal fatto che Dovizioso, nonostante le enormi difficoltà palesate in quasi tutti i GP, sia in testa alla graduatoria assoluta con una media 12,67 punti/gara. Bassa, molto bassa, ma che testimonia come la lotta sia apertissima.

Dunque anche Valentino Rossi, come altri nove piloti, si trova ad accarezzare il sogno di vincere il Mondiale. A favore del quarantunenne di Tavullia c’è una grande costanza di rendimento, in quanto il Dottore è uno dei pochi ad aver concluso nella top-five quattro appuntamenti su sei. L’unico altro uomo ad aver fatto altrettanto è Joan Mir, che però si è ritirato in due occasioni. Alla luce della situazione attuale è innegabile come il veterano della Yamaha possa cullare la pazza idea del trionfo iridato a undici anni di distanza dall’ultimo successo assoluto.

Certo è che, affinché questo folle pensiero possa tramutarsi in realtà, sarà necessario alzare l’asticella rispetto a quanto visto sinora. Come detto, la costanza di rendimento non è assolutamente in discussione, Rossi ha dimostrato di poter frequentare a ripetizione le posizioni che contano. Cionondimeno, per vincere il Mondiale sarà obbligatorio trovare anche qualche acuto. Qualcuno sottolineerà che quattro dei cinque vincitori siano tutti molto giovani, mentre il Dottore ha ormai ampiamente scollinato le quaranta primavere. Verissimo, ma al tempo stesso non bisogna dimenticare come anche Dovizioso, non certo un ragazzino alle prime armi, sia riuscito a salire sul gradino più alto del podio. Dunque, perché Valentino non potrebbe fare altrettanto? Non si parla di vincere o di entrare nella top-three in tutti i GP, ma di tirare qualche “sgasata”, che in un contesto appiattito verso il basso come quello attuale potrebbe fare la differenza (la stessa stagione di Dovi, attuale leader iridato) è lì a dimostrarlo.

Insomma, bisogna tenere i piedi per terra e di sicuro le possibilità del Dottore sono limitate. Tuttavia sognare non costa nulla, soprattutto in una stagione pazza come questa. Considerando come ogni appuntamento regali una sorpresa, un’eventuale crescita di competitività da parte di Rossi aprirebbe scenari inaspettati per il veterano di Tavullia, il quale potrebbe avere di fronte a sé un’occasione più unica che rara per tornare sul trono mondiale.

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Foto: La Presse

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