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Pagelle Tour de France 2020, 19^ tappa: Kragh Andersen protagonista di un vero e proprio capolavoro. Sagan non riesce a sbloccarsi

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Bello, bellissimo il Tour de France 2020 del Team Sunweb, che con la vittoria odierna di Soren Kragh Andersen, sale a quota tre successi in questa Grande Boucle, proprio grazie alla doppietta del danese, che dopo Lione è riuscito a bissare quest’oggi con un altro assolo in quel di Champagnole, e poi con la vittoria a Sarran di Marc Hirschi, uno degli uomini più combattivi di questo Tour. Alle spalle del danese Andersen, tutti i big delle classiche, rimasti all’asciutto per via del loro troppo attendismo. Ma adesso andiamo a dare i voti ai protagonisti della diciannovesima tappa del Tour de France 2020.

PAGELLE DICIANNOVESIMA TAPPA TOUR DE FRANCE 2020

Soren Kragh Andersen, 10: il Tour 2020 ha fatto esplodere un nuovo cacciatore di tappe. Con la vittoria odierna il danese ha suggellato una Grande Boucle spettacolare per il giovane Team Sunweb. Una doppietta favolosa per il 26enne Andersen, che bissa con l’ennesimo capolavoro in solitaria, il successo ottenuto sei giorni fa a Lione. Valoroso, aggressivo, letale; un nuovo grande attaccante che fa male anche ai più grandi. E attenzione al Mondiale.

Luka Mezgec, 8: lo sloveno si meriterebbe molto di più. Ennesimo secondo posto, ancora dietro ad Andersen come a Lione. Velocista puro che sa difendersi sui percorsi più insidiosi, migliore di tanti altri big e addirittura di uomini da classiche, Luka va premiato per il suo coraggio, per il fatto che ci prova sempre e comunque; ma le soddisfazioni sono costantemente a metà. Peccato.

Jasper Stuyven, 5: tattica un po’ incomprensibile da parte del belga, che ha sfruttato soltanto mezzo gas ed è partito troppo tardi per agganciare Andersen. Terzo al traguardo, non può proprio ritenersi soddisfatto. Ha perso una ghiotta occasione su un tracciato disegnato a pennello per le sue caratteristiche.

Greg Van Avermaet, 6: tra i più valorosi nel portar via la fuga del giorno, nel finale ha cercato di riprendere in mano la corsa senza lasciar andare via Andersen, ma non è bastato. Ci si aspettava qualcosa di più dal campione olimpico, reduce da un’annata vissuta sempre a metà. Ma chissà al Mondiale…

Sam Bennett, 7: non è arrivato il successo, ma è arrivata sicuramente una forte ipoteca sulla maglia verde. L’irlandese ci ha provato assieme ad un folto gruppo formato da corridori da classiche e su un percorso non propriamente adatto alle sue caratteristiche. Ha resistito e si è lasciato indietro Sagan che adesso è a 55 punti da lui. Sicuramente è lo sprinter più in forma del momento per tentare la doppietta sui Campi Elisi.

Peter Sagan: 5: sempre più negativo il Tour dell’ex campione del mondo, che non è ancora riuscito a capire la vera dinamica della corsa. Ci sono giornate in cui ‘sfrutta’ la sua squadra e non concretizza il lavoro dei suoi compagni, e poi ci sono altre giornate in cui è lui a provarci in primo piano, cerca i compagni di fuga giusti, ci prova una volta, e poi scompare. Oggi ci ha provato con Trentin, nulla da fare. Si invertono i ruoli, e invece di andar dietro ad Andersen lo blocca, restando, di conseguenza, con un pugno di mosche in mano. E la maglia verde si allontana sempre di più.

Matteo Trentin, 6,5: l’ex campione europeo ci ha provato prima da solo, poi ha cercato di convincere gli altri attaccanti che si stavano perdendo una ghiotta occasione lasciando andare Andersen. E così la frittata è stata fatta. Da apprezzare il suo tentativo all’ultima chance di questo Tour. ha fatto il possibile, ma non è bastato.

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Foto: Lapresse

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