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Pagelle Tour de France 2020, ventunesima tappa: Bennett è perfetto con un super Morkov. Male Ewan

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Dopo l’assoluto capolavoro dello sloveno Tadej Pogacar nella frazione di ieri, quest’oggi, nell’ultima ed ambitissima tappa con arrivo sui Campi Elisi di Parigi, ad imporsi è stato l’unico corridore ad essere riuscito a strappare una maglia al giovane cannibale dell’UAE Emirates, il leader della classifica a punti, l’irlandese Sam Bennett, bravo a freddare tutti gli altri sprinter ed a regalarsi il secondo trionfo in questo Tour de France 2020. Andiamo ora però a valutare tutti i protagonisti della frazione odierna:

PAGELLE VENTUNESIMA TAPPA

Sam Bennett, 10 – L’irlandese quest’oggi è semplicemente perfetto e corona al meglio un Tour corso sempre con grande intelligenza ed estrema costanza. La maglia verde, come dimostrato nelle tre settimane, è più che meritata. Nonostante avesse avuto la certezza matematica della vittoria già al traguardo volante, l’uomo della Deceuninck riesce quest’oggi a regalarsi anche il successo di tappa, ribadendo il suo dominio nelle volate più “pure”.

Michael Morkov, 8 – Dietro alla maglia verde di Bennett c’è tanto lavoro di questo ex pistard danese. Il velocista quest’oggi, come ormai ci ha abituato negli ultimi anni, pilota il proprio capitano con una maestria unica in tutto il gruppo, lanciandogli la volata in maniera egregia e mettendolo in condizione di calare l’affondo decisivo.

Mads Pederdsen, 7 – Il campione del mondo teneva particolarmente ad onorare quest’oggi il suo ultimo giorno con addosso la maglia arcobaleno. Giunge così secondo al traguardo, anticipando forse un po’ troppo la partenza nello sprint. Per lui questo Tour si chiude senza successi, ma risultati come quello di oggi, contro specialisti ben più esperti di lui, non lasciano che ben sperare per il futuro.

Peter Sagan, 6 – Lo slovacco continua a prolungare il proprio digiuno in questa Grande Boucle ed il terzo posto di oggi, a fronte di una condizione che sembrava essere in crescendo nelle ultime tappe, non può soddisfarlo appieno. In quest’edizione, nonostante tutta la sua buona volontà, è emersa forse per la prima volta la netta sensazione che non sia più lo sprinter più forte in gruppo.

Caleb Ewan, 5 – L’australiano, nonostante i due successi di tappa ottenuti nelle prime settimane, giunge solo settimo, molto lontano da Bennett. Per lui queste ultime tappe sono state molto impegnative, con una condizione che è andata a mano a mano calando, complici anche le scarse motivazioni dovute al suo piazzamento nella classifica a punti, ben lontano anche in questo caso dal velocista irlandese.

Elia Viviani, 6 – L’azzurro giunge quinto, senza brillare né dare una brutta impressione in volata. Dalla seconda settimana la sua condizione è sicuramente cresciuta ed è arrivato qualche buon piazzamento, ma è inutile nascondersi e non dire che dal corridore della Cofidis ci si aspettava molto di più.

Wout Van Aert, 5.5 – Il belga quest’oggi giunge solo sesto, leggermente appannato rispetto agli altri sprint a cui ha recentemente preso parte, forse ancora spossato dalle fatiche della cronometro di ieri che lo ha visto tra gli assoluti protagonisti. Una volata come quella di oggi, corsa leggermente sotto le aspettative, non macchierà di certo un Tour disputato in maniera clamorosa, che lo ha visto competitivo su qualsiasi tipo di terreno di gara.

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michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: Lapresse

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