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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, sarà un Grand Prix 2020 a scartamento ridotto. Come si stanno preparando le punte dell’Italia

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Nonostante le tante incognite l’Italia del pattinaggio artistico sta proseguendo la preparazione in vista del Grand Prix 2020-2021, competizione ancora oggi appesa a un filo a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria.

La pandemia, come ormai sappiamo, ha cambiato le regole del gioco: per quest’anno infatti gli atleti potranno disputare soltanto una tappa, gareggiando nell’appuntamento di casa, in quello della Nazione dove si allenano oppure in un’area geografica vicina non soggetta a restrizioni in termini di viaggio. Per queste motivazioni con tutta probabilità i nostri ragazzi saranno della partita agli Internationaux De France, in programma a Grenoble dal 13 al 15 novembre 2020.

L’inedita distribuzione dei partecipanti per tappe, la cui lista dovrebbe essere pubblicata questa settimana, ridurrà ovviamente la spettacolarità e la competitività ma, allo stesso tempo, permetterà un piccolo vantaggio ai pattinatori italiani, i quali lottando ad armi pari con i diretti concorrenti potranno puntare a una posizione di lusso.

In campo maschile ad esempio, forse la gara sulla carta più ostica, Matteo RIzzo e il debuttante Daniel Grassl troveranno il favorito Shoma Uno, certamente della partita in quanto ritornato da un mese alla corte del suo allenatore Stèphane Lambiel in Svizzera. Al momento certa anche la presenza del lettone in stanza a Champery Deniss Vasiljevs, fresco vincitore del Nebelhorn Trophy, e del padrone di casa Kevin Aymoz, terzo classificato alla scorsa edizione che, per cause di forza maggiore ,è dovuto rimanere in Francia malgrado la sua residenza in Nord America da Silvia Fontana e John Zimmerman. In attesa dell’esordio stagionale di Daniel Grassl al Budapest Trophy in ottobre, Matteo Rizzo scenderà sul ghiaccio con la voglia di migliorare le prestazioni dopo la gara di Obertstdorf, viziata da alcune normali sbavature: probabile che comunque entrambi gli azzurri opteranno per una strategia più conservativa, composta da un quadruplo nello short e massimo due nel lungo.

In campo femminile, anche se ancora non ci sono conferme a riguardo, potremmo potenzialmente assistere all’esordio assoluto di Alessia Tornaghi, pronta a stupire anche nell’evento itinerante dopo i risultati più che positivi della scorsa stagione: la milanese allenata da Edoardo De Bernardis, come confermato da lei stessa a Figure2u, deciderà se inserire triplo toeloop/triplo toeloop o triplo lutz/triplo toeloop nello short, tenendosi più di una possibilità in vista del libero. L’atleta ottava classificata agli Europei 2020 avrà la possibilità di scontrarsi con concorrenti di pari livello, alcune con più anni di esperienza alle spalle, una su tutte la svizzera Alexia Paganini senza dimenticare l’estone Eva Lotta Kiibus.

Si prospetta una bella sfida nelle coppie d’artistico, dove i nostri Nicole Della Monica-Matteo Guarise sfoggeranno il loro nuovo programma corto ispirato al periodo di isolamento. Gli allievi di Cristina Mauri, che stanno via via prendendo il ritmo in allenamento (come testimoniano le stories pubblicate nei rispettivi profili Instagram), se la situazione pandemica rimarrà invariata potranno scontrarsi con i tedeschi Minerva Fabienne Hase-Nolan Seegert e con i talentuosi austriaci Miriam Ziegler-Severin Kiefer. Occasione ghiotta anche per Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini, chiamati a riconfermare le prestazioni incoraggianti dopo la significa vittoria al Nebelhorn Trophy.

Situazione surreale nella danza: con l’assenza degli europei stanziati a Montrèal quindi proiettati a Skate Canada, ovvero Papadakis-Cizeron e Fear-Gibson, e senza le coppie russe come Stepanova-Bukin e Sinitsina Katsalapov che disputeranno la Rostelecom Cup, Charlène Guignard-Marco Fabbri affronteranno la tappa con motivazioni diverse: l’obiettivo per loro sarà infatti quello di cominciare fin da subito con il piede giusto, trovando feeling con il nuovo libero che, come anticipato sempre a Figure2u, sarà un ritorno emozionale alle origini.

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Foto: LaPresse

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