Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Test Russia 2020: Alexandra Trusova colpisce, crescita esponenziale di Anna Shcherbakova
Non è semplicemente un allenamento a porte aperte, oppure una esibizione davanti a una commissione tecnica o una simulazione di gara. I Test della squadra Nazionale russa di pattinaggio artistico sono qualcosa di più, e la prima giornata svolta a Mosca, quella dedicata ai programmi brevi, ne è stata la conferma lampante. In una Megasport Arena gremita, per quanto possibile, di pubblico, gli atleti si sono confrontati per la prima volta presentando i nuovi programmi, e le sorprese non sono mancate.
Come da tradizione i riflettori sono stati puntati principalmente sulla specialità individuale femminile, dove l’attenzione era focalizzata soprattutto su Alena Kostornaia e Alexandra Trusova, entrambe transitate alla scuola di Evgenii Plushenko dopo la collaborazione vincente con Eteri Tutberidze. Lo Zar aveva annunciato dei cambi radicali per loro, ed effettivamente così è stato. La Campionessa Europea in carica ha infatti sfoggiato una performance decisamente diversa, pattinata su un medley di Billie Eilish: un programma però assolutamente da riempire e affinare, ancora vuoto in alcune parti, tremendamente somigliante al libero dell’annata sportiva precedente e confezionato in modo un po’ traballante: bene l’axel, anche se eseguito solo doppio, qualche problemino nel triplo lutz, un po’ corto, non splendida come al solito la combinazione triplo flip/triplo toeloop. Con delle trottole leggermente lente, la vincitrice dell’ultima edizione del Grand Prix ha poi passato in rassegna una sequenza di passi potenzialmente interessante, eseguita su un beat prettamente hip hop. Ma la strada da fare è ancora lunga.
Decisamente più oculato, ma lavora da più tempo rispetto alla compagna di allenamenti, il lavoro di Alexandra Trusova, elegante nel nuovo short “Love Story“. Il doppio axel inaugura la prova, poi triplo flip e la combinazione triplo lutz/triplo toeloop. Un programma a primo impatto azzeccato, performato con sicurezza e trasporto malgrado ancora una fluidità non particolarmente accentuata, presente invece nelle due atlete di Eteri Tutberidze, Anna Shcherbakova e Kamila Valieva.
Due programmi simili come atmosfera quelli delle due allieve della Sambo 70: la Vice Campionessa Europea è apparsa notevolmente più matura da un punto di vista prettamente artistico, delicata e solidissima allo stesso tempo sull’emozionante “O’Doux Printemps D’autrefois“: non stravolgendo come ovvio che sia il suo layout composto da doppio axel, triplo flip e triplo lutz/triplo rittberger la moscovita ha snocciolato delle trottole velocissime con interessanti cambi di posizione.
Non ha deluso le aspettative Kamila Valieva, inserita tra le grandi malgrado ancora non sia eleggibile nella massima categoria in campo internazionale. Anche per lei ottima crescita artistica su un programma cucito su misura, “Storm“, dove ha inserito nella trama pianistica e armonica il triplo flip, il doppio axel e triplo lutz/triplo toeloop, pattinando per lo più con difficili passi su un piede solo, dimostrando grande capacità nell’uso dei fili e nell’attrezzo in generale.
Si è invece confrontata con una musica celebre e difficile Evgenia Medvedeva, la quale ha mandato in estasi l’Arena con “Moscarade“: ottima (e molto intelligente) la combinazione inaugurale triplo rittberger/triplo toeloop, leggermente difettosi poi il doppio axel e il triplo flip con step out; è indietro, chiaramente, rispetto alle dirette avversarie, ma si difende con determinazione. Interessanti inoltre le prove delle pattinatrici di San Pietroburgo: Sofia Samodurova ha convinto con un programma molto particolare, ovvero “The man with the armonica“. Ambizioso anche lo “Spartacus” di Elizaveta Tuktamysheva, coreografato da Anna Cappellini-Luca Lanotte, sporcato da alcuni errori tecnici con l’eccezione di un triplo flip da manuale.
In campo maschile invece è stato il ritorno sul ghiaccio di Mikhail Kolyada a tenere banco e ad aver scaldato il cuore del pubblico presente; l’atleta, recentemente passato alla corte del Maestro Alexei Mishin, nonostante una prova contratta come normale che sia dopo il lunghissimo stop per infortunio, è stato autore di un programma pulito, ornato da quadruplo toeloop/triplo toeloop, dal triplo axel e dal triplo lutz. Da segnalare poi due novità proposte da due pattinatori differenti: Andrei Mozalev, sulle note de “Sadness Part 2“, ha ruotato infatti il quadruplo flip, atterrando successivamente la combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop e un triplo axel non completo di rotazione. Alexander Samarin invece, sulle atmosfere tradizionali di “Polyshko Pole“, ha eseguito come elemento singolo il quadruplo rittberger, arrivato con step out, per poi realizzare triplo lutz (pianificato certamente quadruplo)/triplo toeloop e il triplo axel.
Fuochi d’artificio nelle coppie d’artistico, dove hanno catturato l’attenzione i pattinatori guidati dalla mitica Tamara Moskvina. I Campioni Europei Aleksandra Boikova-Dmtri Kozlovskii hanno presentato una performance interpretata sulla colonna sonora de “Captivating Star of Happiness“, mostrando una solidità incredibile in tutti gli elementi presentati: malgrado un arrivo leggermente piegato nel triplo flip lanciato e una leggera defaillance nel cambio piede della trottola side by side, i pattinatori hanno realizzato un triplo twist di grande ampiezza, ottime posizioni creative nel reverse, e grande precisione nel triplo salchow in parallelo.
Passo in avanti davvero sbalorditivo per Anastasia Mishina-Aleksandr Galliamov, transitati quest’anno da Moskvina, anche loro artefici di una prova impeccabile cucita sulla perfetta musica de “Esmerelda Ballet“, ornata da un twist di significativa elevazione e da una certa cura nei dettagli, vedere l’entrata e l’uscita del sollevamento per credere. Più tiepido invece l’impatto di Daria Pavliuchenko-Denis Khodykin con “Sing sing sing“, brano decisamente spumeggiante che in questo momento stride un po’ con la personalità, meccanica e ancora acerba, della coppia. Ottima prova anche per Yasmina Kadyrova-Ivan Balchenko nonostante un passaggio a vuoto nella spirale.
La giornata è stata aperta infine dalla rhythm dance della danza sul ghiaccio, priva delle due coppie principali Victoria Sinitsina-Nikita Katsalapov e Alexandra Stepvanova-Ivan Bukin, che ha confermato la buona crescita di Tiffani Zagorskii-Jonathan Guerreiro.
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Foto: Pier Colombo