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Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Test Russia 2020: work in progress i programmi liberi. Ma sarà Anna Shcherbakova l’atleta da battere
Decibel altissimi alla Megasport Arena di Mosca, l’imponente impianto sportivo che ha ospitato in questo fine settimana gli attesissimi Test della Nazionale maggiore russa di pattinaggio artistico, evento che ha catturato l’attenzione massima di appassionati ed addetti ai lavori sparsi in tutto il mondo, considerato il livello stellare dei protagonisti coinvolti.
Come sempre, a mandare totalmente in delirio il pubblico (distanziato) presente in Arena sono state le ragazze della specialità individuale femminile, quest’oggi prive della Campionessa Europea in carica Alena Kostornaia che, nella tarda serata di sabato 12 settembre, ha rinunciato alla prova comunicando di essere ancora al lavoro sul nuovo programma coreografato, e questa è una notizia, dalla celeberrima canadese Shae-Lynn Bourne. Assente anche Sofia Samodurova a causa di febbre e raffreddore, sintomi da non prendere sottogamba di questi tempi.
Tra tutte le partecipanti quella che ha eseguito sulla carta la miglior prova in termini di punti è stata Alexandra Trusova: performance tutto sommato positiva per l’allieva di Evgenii Plushenko che ha saputo confrontarsi con una musica complicata e “pesante” come “Romeo e Juliet“. Malgrado un inizio dettato da una caduta in un quadruplo lutz corto di rotazione, la russa ha raddrizzato il tiro snocciolando due quadrupli toeloop, di cui il primo combinato con il triplo toeloop, per poi realizzare due tripli lutz in combinazione, ovvero con il triplo rittberger e con l’euler e triplo salchow, e un triplo flip. La nativa di Riazan ha lasciato volontariamente molto la vuota la prima parte in modo da avere più spazio e calma per eseguire gli elementi di maggior valore, disegnando poi una step sequence interessante. Ma siamo davanti a un cantiere più che aperto.
Work in progress anche il nuovo libero di Anna Shcherbakova, potenzialmente di struggente bellezza, pattinato su “Forgivennes“. Come già fatto notare ieri la Vice Campionessa Europea ha mostrato una crescita importante da un punto di vista artistico oltre che una morbidezza, una fluidità, e una capacità di incastrare i salti all’interno del tessuto musicale con pochi eguali. Anche lei sbaglia il quadruplo lutz, ma riesce ad atterrare due tripli flip e due tripli lutz, di cui uno agganciato al triplo rittberger. Al momento, con un layout più votato all’attacco, sembra proprio lei l’atleta da battere.
Non particolarmente convincente attualmente il “Bolero” della Junior Kamila Valieva, programma che ha certamente bisogno di tempo per essere assimilato, soprattutto da una pattinatrice così giovane. Per lei bruttissima caduta nel quadruplo toeloop inaugurale, poi riesegue correttamente lo stesso elemento agganciato con il doppio toeloop. Si riprende bene con due tripli lutz, di cui uno combinato con il triplo toeloop e con triplo flip/euler/triplo salchow. Per le gare più importanti si farà trovare pronta.
Qualche problema per Evgenia Medvedeva, in evidente debito d’ossigeno fin dalle prime battute della performance interpretata su “Alegria“, episodio musicale molto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati: fatica tantissimo nel doppio axel, mandandone a vuoto uno, bene le combinazioni triplo flip/triplo toeloop e triplo salchow/triplo toeloop/doppio toeloop, abbastanza lente le trottole, decisamente confuso il risultato finale. Subito ben riuscito invece il programma di Elizaveta Tuktamysheva “Chronicles of a Mischievous Bird“.
Grande spettacolo anche nelle coppie d’artistico grazie a delle performance realizzate già ad altissimo ritmo e con le sbavature ridotte al minimo. Alexandra Boikova-Dmitri Kozlovskii, proponendo lo stesso libero dello scorso anno, hanno sfoggiato una sicurezza importante e grande maestria in tutti gli elementi. Anastasia Mishina-Aleksandr Galliamov hanno invece confermato il loro progresso: con uno scoppiettante medley dei Queen quest’anno tenteranno certamente il sorpasso in termini di gerarchia interna su Daria Pavliuchenko-Denis Khodykin, apparsi più in confidenza rispetto allo short con le passionali atmosfere de “Sos dun terrien en detresse” , dove hanno stupito soprattutto nei sollevamenti.
Esattamente come accaduto ieri, nell’individuale maschile il pattinatore più acclamato è stato infine Mikhail Kolyada, atleta che ha strappato una standing ovation eseguendo una performance pressoché pulita, ovviamente molto alleggerita, composta da un quadruplo toeloop combinato con il triplo toeloop e da due tripli axel, di cui il secondo atterrato con step out. Prova senza particolari errori per Petr Gumennik, autore con “Il fantasma dell’opera” tra gli altri elementi di un quadruplo salchow e di due tripli axel. Due invece i quadrupli tentati da Alexander Samarin, nello specifico quadruplo flip, sottoruotato con caduta, e quadruplo toeloop.
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Foto: Pier Colombo