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Roland Garros 2020: Marco Cecchinato torna a vincere una partita in uno Slam, Alex de Minaur regge due set, poi viene travolto

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Due anni (e oltre) dopo, Marco Cecchinato torna a vincere un match in un torneo dello Slam a livello di tabellone principale. Dopo aver passato le qualificazioni, il siciliano si libera per 7-6(9) 6-4 6-0 dell’australiano Alex de Minaur, testa di serie numero 25, diventando il secondo italiano a far saltare un giocatore compreso nei primi 32 del seeding dopo che già Jannik Sinner lo aveva fatto qualche ora prima sul Court Philippe Chatrier contro il belga David Goffin. Al secondo turno, per il semifinalista del 2018, un argentino tra Federico Delbonis e Juan Ignacio Londero.

Si comincia con un piccolo brivido, perché i giocatori vengono tenuti per qualche momento a sedere per un timore di pioggia di ritorno non realmente concretizzato. Cecchinato, nel terzo game, va sul 40-0, ma perde la battuta, dando inizio a un primo set quantomeno particolare, in cui servire non diventa così fondamentale. L’azzurro cerca spesso la smorzata, e sono più le volte in cui riesce a ottenere il punto, direttamente o meno, che quelle in cui è de Minaur a prendere in mano lo scambio. L’australiano, però, sul 3-3 trova di nuovo il break, e potrebbe anche chiudere il parziale, ma non lo fa, cedendo il servizio a zero. Allo stesso modo, Cecchinato lo rimanda a servire per chiudere, ma il risultato è che si va al tie-break. Il siciliano va sul 4-2, viene ripreso, annulla due set point, ne spreca due sul servizio avversario, il terzo se lo va a prendere col dritto e con lo stesso colpo chiude per 11-9.

Il secondo parziale si apre subito con de Minaur ancora carico, e spesso in grado di compiere alcuni dei suoi recuperi impossibili tipici, per annullare una palla break a Cecchinato e poi togliergli il servizio a 15. L’azzurro non demorde, si riprende il maltolto e comincia a questo punto una fase molto incerta, in cui si lotta su ogni punto e i vantaggi diventano una costante. La questione si fa pesantissima nei due game fondamentali del match, l’ottavo e il nono. Nell’ottavo l’italiano annulla ben quattro chance del 5-3 (una sola realmente sprecata da de Minaur), ma è il nono quello di dimensioni difficilmente ripetibili nel torneo: oltre 20 minuti di durata, 34 punti e 11 palle per il 5-4 per l’azzurro, con l’australiano che ogni volta eleva il proprio livello di gioco. All’undicesima palla break, però, de Minaur rompe le corde, fa quel che può, ma è costretto a cedere prima il servizio e poi, poco dopo, anche il 6-4.

L’incontro, nei fatti, finisce lì, perché proprio lui, Alex de Minaur, uno dei giocatori più in grado di far sentire la pressione sul circuito, semplicemente crolla mentalmente ed esce dalla partita. Cecchinato ringrazia e s’invola senza più alcun ostacolo, facendo semplicemente molta attenzione, verso la prosecuzione del suo torneo, che era iniziato con il lettone e anche lui ex semifinalista Ernests Gulbis e che ora prende una bella direzione dopo il secondo successo in carriera sull’australiano, dopo quello ottenuto un anno fa al Foro Italico di Roma. Le statistiche andrebbero fondamentalmente divise tra quelle dei primi due set e quelle del terzo, in cui de Minaur ha avuto un bilancio vincenti-errori gratuiti di 4-12, facendo diventare quello generale di 36-57 contro il 35-45 di Cecchinato: numeri tipicamente da terra rossa, ma che premiano chi ci ha creduto di più e ha chiuso con un ace.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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