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Roland Garros 2020, Salvatore Caruso deve cedere in quattro set a Guido Pella: l’azzurro ko al primo turno a Parigi

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Nel giorno della grande impresa di Lorenzo Giustino a Parigi, purtroppo Salvatore Caruso non ripete le stesse prestazioni del connazionale. Il tennista siciliano, n.85 del mondo, è stato infatti eliminato al primo turno del Roland Garros 2020 dal terraiolo argentino Guido Pella (n.37 del ranking) in 3 ore e 49 minuti di gioco con il punteggio di 7-6 (6) 6-7 (4) 7-5 6-4. Il sudamericano ha avuto il merito di giocare al meglio gran parte dei punti importanti del confronto, piegando l’azzurro al termine di frazioni estremamente lottate, con scambi in cui la ricerca dell’angolo è stata quasi ossessiva. Pella, quindi, attende il riscontro dalla sfida tra l’australiano John Millman e la testa di serie n.17 Pablo Carreno Busta, semifinalista agli US Open 2020.

Nel primo set l’equilibrio regna sovrano. Entrambi mettono in scena diversi colpi in top-spin per aprirsi il campo e tentare la chiosa con il vincente lungolinea di dritto e di rovescio. Un gioco quasi a specchio con Caruso che, dopo aver mancato la palla break del quinto game, trova concretezza nel settimo ai vantaggi. Il servizio però non supporta l’italiano che, sempre ai vantaggi, è costretto a subire il controbreak. Pella, da questo punto di vista, ha i nevi saldi, annullando due palle del nuovo break nel nono game, prima di andare al tie-break. In questo caso, allo sprint finale, l’argentino è maggiormente lucido per far propria la frazione sull’8-6.

Nel secondo set lo spartito non cambia e i due giocatori esprimono un tennis speculare. Ogni quindici è lottato come se non ci fosse un domani e nessuno scambio porta ai “punti gratuiti”. Una battaglia con un nuovo epilogo al tie-break che stavolta sorride al siciliano, bravissimo a rimontare dal mini-break di ritardo, aggiudicandosi la frazione sul 7-4, forte di 3 ace, del 63% dei punti ottenuti con la prima di servizio e di un ottimo 76% con la seconda. Il computo dei vincenti è pari a 11, mentre sono 13 gli errori non forzati, tre in meno di Pella (16).

Nel terzo set parte forte Caruso, avanti di un break, strappando in apertura a zero il servizio al n.37 ATP. L’argentino, però, si mette in modalità “reset” e raggiunge l’azzurro nel quarto game. La frazione va molto a strappi e il n.85 del mondo trova il modo per portarsi nuovamente in vantaggio, forzando la mano con alcuni colpi di pregevole fattura. Purtroppo la battuta non assiste Salvatore e, servendo per la frazione, manca qualcosa (set point sprecato). Scarso pragmatismo che costa caro all’azzurro, considerando le due palle break non sfruttate nell’undicesimo game, visto che nel successivo vi è la firma del sudamericano sul 7-5 tra mille rimpianti.

Nel quarto set la partita diventa molto di nervi e poco un’esibizione di tecnica. I due contendenti non trovano dalla battuta l’efficienza richiesta e lo scambio di break e di controbreak caratterizza i primi quattro giochi. La fase di assestamento arriva prima del rush finale dove sfortunatamente il siciliano subisce le iniziative dell’avversario, soprattutto con il dritto incrociato. Cala il sipario, quindi, sul 6-4, con il n.37 del mondo che conclude con 36 vincenti, 67 gratuiti, il 78% dei punti vinti al servizio e il 30% in risposta.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LPS/Gabriele Menis

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