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Roland Garros 2020: Sara Errani esce dopo un match drammatico, Kiki Bertens passa per 9-7 al terzo set

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Il “vaffa” tirato dal corridoio verso gli spogliatoi è la misura dell’immensa amarezza di Sara Errani, che esce dal Roland Garros in un modo in cui mai avrebbe pensato. La bolognese lotta per tre ore e undici minuti, ma esce di scena contro la numero 8 del mondo Kiki Bertens con il punteggio di 7-6(5) 3-6 9-7, andando così avanti nel torneo. Per l’azzurra un match point mancato sul 6-5 40-30. Si tratta della prima volta in cui l’olandese sconfigge l’azzurra in carriera, dopo cinque precedenti sconfitte.

L’inizio di Errani è ottimo, con tanta convinzione e la capacità di essere profonda e variare i colpi che l’aveva già caratterizzata nelle qualificazioni e nel primo turno con la portoricana Monica Puig. Forse sorpresa, Bertens cede rapidamente due volte la battuta, la recupera una volta, ma di nuovo non la tiene nel settimo gioco. L’azzurra, sul 5-2, vede però riemergere alcune difficoltà al servizio che l’avevano contrassegnata nel corso del 2019: perde spesso il lancio di palla, serve da sotto per la tensione, ma nonostante tutto lotta. Non è sufficiente, perché Bertens recupera entrambi i break di svantaggio. Errani avrebbe un’altra chance sul 6-5, ma di nuovo cade vittima della tensione, perde il servizio a zero, poi resta sempre vicina nel tie-break, ma lo perde 5-7.

Chi pensa che la bolognese si arrenda, a questo punto, deve però ricredersi: passano alcuni minuti e la tensione a modo suo, pur non scomparendo mai del tutto (si contano davvero tante time violations sulla prima che la costringono a servire la seconda, e alla fine 14 doppi falli contro 6), diventa gestibile. Nei primi quattro game del secondo set ci sono solo break, poi l’italiana tiene un game complicatissimo e, sul 4-3, riesce anche a togliere la battuta alla sua avversaria che, tatticamente, è certo meno avveduta in più frangenti. Per Errani, pochi minuti dopo, arrivano il servizio tenuto a 30 e l’allungamento del match al terzo parziale con il 6-3, con tutte e due le giocatrici che ogni tanto vengono innervosite da persone sulle file alte del Court 14 che parlano, disturbandole e provocando eque proteste.

Fino al 2-2 le due tengono piuttosto facilmente il servizio, meglio Errani di Bertens. L’azzurra è la prima a dare il via a una sequenza di break che si dimostrerà essere quasi infinita, con l’olandese che riesce a spingere con il dritto in risposta, ma si ritrova spesso incapace di organizzarsi bene quando è lei a battere. In più, andando avanti, ne diventano evidenti i problemi di crampi, per i quali non si può chiedere il medical time out. Con Bertens che di rovescio riesce a fare poco, ma è ancora in grado di tirare dritti molto potenti, Errani riesce a issarsi sul 6-5 40-30. Match point, sul quale però non può fare niente perché proprio il dritto dell’olandese l’aggredisce per due volte, per poi chiudere con il terzo. Si va avanti con la numero 8 del mondo che riesce a muoversi un pochino meglio, l’italiana che l’accusa, neanche troppo velatamente, di star facendo finta o comunque di star esagerando le proprie reali condizioni. Bertens riesce a tenere la battuta sul 7-7, ha tre match point successivi che Errani annulla con gran coraggio, ma sul quarto riesce a tenere in campo un lob vincente proprio mentre spunta il sole. L’olandese si butta a terra per la gioia e la stanchezza, e servirà poi la sedia a rotelle per portarla via, mentre l’italiana se ne va senza voler proferire parola con nessuno, tranne che per lo sfogo finale.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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