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Tennis, Novak Djokovic: “L’errore di New York mi aiuterà a crescere, a Roma il favorito sarà Rafa Nadal”
Novak Djokovic prova a tornare alla normalità dopo la sua clamorosa squalifica nel corso degli US Open 2020. Da Flushing Meadows il numero uno del mondo passa al Masters 1000 di Roma, in vista di un torneo che servirà soprattutto a riportare il serbo solamente al campo e non a pensare troppo ai discorsi extra-tennis. Nole ha rilasciato diverse dichiarazioni nel corso di una conferenza stampa al Foro Italico. Di seguito le frasi più interessanti.
“Si è parlato tanto di quanto accaduto a New York, se meritassi o meno questo trattamento: l’ho accettato, non lo dimenticherò – le sue parole riportate da UbiTennis.com – È stato ovviamente un gesto involontario, ma se tiri la palla da quella parte devi mettere in conto di poter colpire qualcuno. È una situazione imponderabile, che può capitare a chiunque. Dopo ho parlato con Laura Clark, il giudice colpito, stava bene ma io ero dispiaciuto. Di certo quella dagli US Open è stata un’uscita di scena scioccante per me, anche perché mi sentivo in buona forma. Mi servirà da lezione. Ora sto lavorando per offrire la migliore versione di me, mentalmente e fisicamente. Non posso promettere che non accadrà più, ma farò il massimo. Gestire le emozioni è stato sempre un aspetto importante nella mia carriera, so di non essere perfetto e di avere dei difetti. Adesso però penso solo ad andare avanti, ad andare oltre”.
In attesa di conoscere l’avversario del suo match d’esordio, uno tra Sandgren e Caruso, ha affrontato il tema dell’obbligato sbalzo di superficie dettato da una stagione anomala. “Sono contento di essere qui a Roma, sono convinto che tornare in campo mi aiuterà a non pensare ad altro. Allo stesso tempo capisco perché Zverev e Thiem, reduci dalla finale, abbiano scelto di non venire. Nadal merita un discorso a parte: è il favorito sulla terra rossa, dal Roland Garros a qualsiasi altro torneo. Si sta allenando da tempo su questa superficie e questo può essere solo un vantaggio. Tolto lui, per gli altri ci sarà comunque da valutare l’adattamento. Io ho avuto a disposizione qualche giorno per allenarmi prima del debutto, credo siano sufficienti ma sarà il campo a dirlo. Mi è già capitato un paio di volte in carriera di passare improvvisamente dal cemento americano alla terra, per un paio di impegni di Coppa Davis. So quanto sia impegnativo“.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse