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Tennis, Vincenzo Santopadre su Matteo Berrettini: “Sta servendo in modo eccezionale e domina con il dritto”
Non vi sono dubbi che Matteo Berrettini abbia favorevolmente impressionato nel match valido per il secondo turno degli US Open di tennis. L’azzurro ha fatto valere il peso della propria palla nel confronto con il talentuoso francese Ugo Humbert e in tre set ha regolato il transalpino, conquistandosi l’accesso al terzo turno dove affronterà il norvegese Casper Ruud in un match dal sapore di rivincita, ricordando il ko di Matteo nel Roland Garros.
Da questo punto di vista il suo allenatore Vincenzo Santopadre, non presente a New York, ha espresso il proprio parere sulle prestazioni del romano. Indubbiamente il tecnico è soddisfatto dall’approccio avuto da Matteo, consapevole delle proprie forze e del suo tennis: “Sono contento, ha ripreso da dove aveva lasciato, cioè dagli ultimi due set con Soeda, in particolare in risposta, dove inizialmente era stato un po’ impacciato. Sta servendo in modo eccezionale, dominando con quel colpo e con il dritto“, le considerazioni di Santopadre, intervistato da Ubaldo Scanagatta di Ubitennis.
Nell’ultimo match, infatti, Berrettini ha messo a terra ben 17 ace, alzando anche il livello della propria risposta e con il dritto ha messo in mostra una grande varietà di colpi. Una gestione di qualità: “Non tutti i giocatori entrano nella tensione del match con facilità, mentre Matteo è uno che con la testa inizia bene tutte le partite. Non è stata alta solo la qualità delle percentuali, ma anche la fluidità del gesto tecnico, lo fa quasi sembrare facile, forse ha preso qualche dritta da Opelka! E’ un gran battitore, ha il piccolo vantaggio di essere alto e devo dire che oltre al talento per questo fondamentale ha anche lavorato tanto per arrivare a questo livello di efficacia”.
E in vista del prossimo match con Ruud, le idee sono chiare: “Credo che per Matteo sia stimolante giocare con uno che l’aveva battuto, un po’ come è successo con Humbert. Lui è passato da avere la terra come superficie preferita ad apprezzare anche un cemento rapido come questo dello US Open, oggi forse il match della vita lo giocherebbe su quest’ultimo. Ruud è un giocatore completo, si adatta a tutte le superfici e ha un gran dritto; serve meno bene, speriamo che ce lo faccia vedere!”, ha aggiunto il coach.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse