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Tirreno-Adriatico 2020: il percorso e le tappe ai raggi X. Otto frazioni in programma, si chiude con la cronometro di San Benedetto del Tronto

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Non manca molto alla Tirreno-Adriatico 2020 che, spostata dal mese di marzo a causa della pandemia di Covid-19, si svolgerà dal 7 al 14 settembre. Una gradita novità per tutti gli appassionati di ciclismo è la presenza di una tappa in più rispetto alle previsioni: le frazioni saranno infatti otto, e non sette. Andiamo ad analizzare ai raggi X il percorso della Corsa dei Due Mari.

Lunedì 7 settembre, 1a tappa: Lido di Camaiore-Lido di Camaiore (133 km)
Non sarà la classica cronometro a squadre a inaugurare la manifestazione, bensì una tappa in linea. Si tratta della frazione più corta di quest’edizione: più impegnativa la prima parte, che prevede 26 chilometri da ripetere tre volte con la salita del Monte Pitoro, ma il secondo circuito, 19 chilometri da percorrere due volte, è completamente piatto, terreno di caccia ideale per i velocisti.

Martedì 8 settembre, 2a tappa: Camaiore-Follonica (201 km)
Completamente pianeggiante la prima parte del tracciato, fino alla salita di Sassetta, dove inizia il circuito finale di 20 chilometri.  Qui il gruppo affronterà infatti lo strappo di Scarlino, detto dell’Impostino, che potrebbe fare gola ai finisseur.

Mercoledì 9 settembre, 3a tappa: Follonica-Saturnia (217 km)
Cambia il percorso della terza frazione che, pur partendo sempre da Follonica, giungerà a Saturnia e non più a Sacrofano. Si tratta di una tappa contraddistinta da un continuo saliscendi: il momento cruciale sarà la doppia ascesa del Muro di Poggio Murella (pendenze fino al 20%). Impegnativo anche il finale, con picchi del 6-7% nell’ultimo chilometro.

Giovedì 10 settembre, 4a tappa: Terni-Cascia (194 km)
È la grande novità di quest’edizione, la tappa in più che propone le prime vere montagne. Dopo una fase iniziale più abbordabile, ma comunque leggermente in salita, arriveranno le varie ascese: prima la Forca di Gualdo, poi Rifugio Perugia e, dopo la discesa fino a Norcia, la salita di Ospedaletto, dal cui scollinamento mancheranno circa quindici chilometri al traguardo, da percorrere tutti in discesa.

Venerdì 11 settembre, 5a tappa: Norcia-Sassotetto (202 km)
Ancora più dura la quinta tappa, che da Norcia porterà all’atteso traguardo di Sassotetto dopo 202 chilometri. Si parte subito forte con la Forca di Ancarano, poi in rapida sequenza ci sarà la salita verso il Santuario di Macereto. Dopodiché, il gruppo dovrà affrontare anche le ascese di San Ginesio, Gualdo e Penna San Giovanni prima dell’ultima salita, quella che da Sarnano conduce al traguardo (14,2 km al 5,8% di pendenza media, con picchi del 12%).

Sabato 12 settembre, 6a tappa: Castelfidardo-Senigallia (175 km)
Frazione che permetterà ai corridori di rifiatare dopo le fatiche dei giorni precedenti e in vista della successiva. La partenza è impegnativa, ma poi si arriverà nel circuito finale, totalmente pianeggiante e molto invitante per un probabile arrivo in volata.

Domenica 13 settembre, 7a tappa: Pieve Torina-Loreto (181 km)
La penultima giornata è quella che ormai è considerata la tradizionale Tappa dei Muri. Si tratta di 181 chilometri da Pieve Torina a Loreto, con un circuito finale da affrontare tre volte che racchiude tutte le difficoltà del giorno. Dopo le salite di Montefano e Osimo, il momento clou è costituito dalla salita finale e dallo strappo di Recanati, che con pendenze anche superiori al 10% metteranno a dura prova le gambe dei corridori.

Lunedì 14 settembre, 8a tappa: San Benedetto del Tronto (cronometro individuale – 10.1 km)
La Corsa dei Due Mari si chiuderà con la classica cronometro sul lungomare di San Benedetto del Tronto. 10.1 chilometri adatti agli specialisti in grado di sfoderare grande potenza e che, in caso di distacchi non eccessivi, proveranno a ribaltare l’esito della classifica generale.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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