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Tirreno-Adriatico 2020: Vincenzo Nibali poco brillante, ma l’obiettivo è trovare la forma verso Mondiali e Giro d’Italia

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Vincenzo Nibali è parso poco brillante sul Poggio Murella, la salita simbolo della terza tappa della Tirreno-Adriatica. Lo Squalo ha sofferto tremendamente questa salita di 3,4 km con una pendenza media del 7,5% ma con 500 metri al 15% di media e punte al 21%. Una vera e propria rampa che ha messo seriamente in difficoltà il siciliano, incapace di tenere il passo dei migliori di giornata. Era un po’ nelle attese della vigilia: l’alfiere della Trek-Segafredo non ha mai digerito questa tipologia di salite, asprissimi muri in cui la pedalata a lunga gittata di Vincenzo Nibali fa fatica a esprimersi al meglio. Anche nei primi anni della sua folgorante carriera, il 35enne pativa su questi muri e ovviamente la situazione non è cambiata col passare delle primavere.

Non bisogna preoccuparsi. Il siciliano aveva dichiarato che non era ancora al top della forma ed era ben consapevole che avrebbe stentato in questa frazione con arrivo a Saturnia. Sarà anche vero che il vincitore del Tour de France 2014 si è staccato, ma la classifica al traguardo è tutt’altro che brutta. Anzi. Alla fine dei conti Enzo ha perso appena 13” dai vari Simon Yates, Geraint Thomas, Aleksandr Vlasov e Jacob Fuglsang, ovvero gli uomini con cui dovrà battagliare per la conquista della maglia rosa al Giro d’Italia. Proprio la corsa a tappa nel nostro Paese è il grande obiettivo stagionale dello Squalo: dal 3 al 25 ottobre sarà chiamato a dire la sua e a dare la caccia al terzo sigillo.

In quel contesto il percorso è più congeniale alle sue caratteristiche fisiche, non ci saranno muri ostici come quello dedicato a Marco Pantani nella giornata odierna, ma lo vedremo all’opera su salite più lunghe, dove il passo e il fondo possono fare la differenza. Mancano ancora tre settimane e dunque c’è il tempo per arrivare al top della forma, Vincenzo Nibali si è preparato in altura nelle ultime settimane e dunque la condizione giusta arriverà proprio a inizio autunno. Non soltanto la Corsa Rosa, ma anche il Mondiale di Imola previsto per il 27 settembre: il circuito emiliano, da ripetere nove volte, presenta due durissime salite, brevi ma intense. Il siciliano proverà a dare una zampata nella rassegna iridata, la forma andrà trovata nelle prossime cinque tappe della Tirreno-Adriatico e poi nella rifinitura conclusiva.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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