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Tokyo 2020: venerdì 4 settembre prima riunione del Comitato per le contromisure legate al Coronavirus
Ci siamo. Il comitato istituito per aiutare l’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici a Tokyo 2020 durante la pandemia di coronavirus si riunirà per la prima volta venerdì (4 settembre). Discuterà dei controlli alle frontiere, delle contromisure legate al COVID-19 nei luoghi deputati a ospitare le varie gare e dei piani per trattare le persone infette, come riportato anche dal Japan Times.
Il panel ha all’ordine del giorno anche l’introduzione di un’app mobile per tracciare i movimenti degli atleti e degli altri partecipanti alle varie competizioni. Si parlerà naturalmente della messa in sicurezza dei campi di allenamento pre-gara, delle regole per il trasporto pubblico, della necessità di un periodo di isolamento all’ingresso in Giappone e della capacità delle strutture mediche. Inoltre, tra le misure discusse, ecco le distanze sociali e il numero di spettatori consentiti.
Il panel, che dovrebbe includere funzionari del governo giapponese, del governo metropolitano di Tokyo e del comitato organizzatore di Tokyo 2020, si riunirà regolarmente nei prossimi mesi per determinare “contromisure efficaci“. Il Giappone attualmente nega l’ingresso a persone provenienti da circa 150 paesi come parte della sua lotta contro la crisi sanitaria globale, mentre a coloro che possono entrare viene chiesto di trascorrere due settimane in quarantena. Questo rappresenta un ovvio problema per Tokyo 2020, soprattutto se l’epidemia di COVID-19 non sarà ancora sotto controllo nel prossimo luglio, con circa 11.000 atleti provenienti da oltre 200 nazioni che dovrebbero competere.
Per precauzione si prevede che circa 80.000 volontari, i membri del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e i rappresentanti dei media siano separati in due gruppi, con un solo gruppo autorizzato a entrare in contatto con gli atleti. Le Olimpiadi attualmente sono programmate dal 23 luglio all’8 agosto 2021, seguite dalle Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre. Il primo ministro giapponese Shinzō Abe, appena dimessosi per problemi di salute, e il presidente del CIO Thomas Bach, hanno preso la decisione di spostare i Giochi al 2021 nello scorso marzo, a causa della continua minaccia del COVID-19. Gli organizzatori si sono impegnati a organizzare giochi semplificati con una serie di misure di riduzione dei costi da prendere in considerazione. Come in molti paesi, il Giappone è ancora alle prese con il coronavirus e ha segnalato oltre 68.000 casi e 1.200 decessi.
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gianmario.bonzi@gmail.com
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Foto: La Presse