Ciclismo
Tour de France 2020, arrivano le grandi montagne! Domani Col de la Madeleine e Col de la Loze: Tadej Pogacar può attaccare Roglic!
La diciassettesima tappa è la frazione regina del Tour de France 2020. I 170 km da Grenoble a Meribel sono cerchiati in rosso già da diverso tempo e mercoledì 16 settembre rappresenta una giornata decisiva per gli sviluppi della Grande Boucle. La terza e ultima settimana è appena iniziata, il tappone alpino per eccellenza definirà ulteriormente la classifica generale. Dopo 88 km sostanzialmente pianeggianti, inizierà il mitico Col de la Madeleine, un’ascesa simbolo del Tour de France: sono 17,1 km all’8,4% di pendenza media per arrivare ai 2000 metri s.l.m. del GPM, con i primi 4 km quasi costantemente in doppia cifra e poi pendenze regolari sul 7-8% (si scende al di sotto soltanto per un chilometro al 5,3% nel tratto centrale e per gli ultimi 300-400 metri al 6%).
Dalla vetta mancheranno 62,5 km all’arrivo: 25 km saranno in discesa, poi ci sarà un breve tratto in falsopiano e poi gli ultimi 21,5 km saranno costantemente con il naso all’insù. Bisognerà scalare il temutissimo Col de la Loze, un’ascesa interminabile che conduce ai 2304 metri s.l.m. dell’arrivo: pendenza media del 7,8% ma gli ultimi 4 chilometri sono costantemente in doppia cifra con una pendenza massima addirittura del 24% e un finale al 18%. Qui si può davvero fare la differenza e i minuti possono fioccare, anche perché per la prima volta in questo Tour de France si andrà oltre i 2000 metri di altitudine.
Tadej Pogacar può attaccare Primoz Roglic, è quasi l’ultima occasione. Il giovane sloveno è attardato di 40” dal connazionale e deve tentare il tutto per tutto se vuole conquistare la maglia gialla. L’alfiere della UAE Emirates dovrà cercare un’azione in solitaria per mettere in crisi l’esperto rivale, ma Roglic ha dalla sua una Jumbo-Visma stellare e non sarà semplice mandare allo sbaraglio questa squadra. I due hors categorie di domani potrebbero permettere di scrivere una pagina di storia della Grande Boucle, sempre se il folletto balcanico avrà il passo per mettere in difficoltà il padrone indiscusso di questa kermesse. Non ci sono altri scenari, anche perché appare difficile immaginare attacchi dei vari Miguel Angel Lopez, Adam Yates, Richie Porte e Mikel Landa, mentre Nairo Quintana ed Egan Bernal sono definitivamente usciti di classifica e non sono più un fattore.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse