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Tour de France 2020, cambia il tema tattico. Ora Pogacar e Landa dovranno attaccare: addio tatticismi

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Le prime salite non erano servite per cambiare le carte in tavola. Due arrivi praticamente di gruppo sui due traguardi insidiosi di Orcières-Merlette e Mont Aigoual al Tour de France avevano limitato i distacchi al minimo. Una prima settimana che sembrava terminare dunque senza particolari scossoni, in attesa dei Pirenei, invece il colpo di scena è arrivato grazie al vento.

Una settima tappa sconvolgente, con i ventagli creati dal lavoro eccezionale della Bora-hansgrohe. La compagine teutonica ha acceso la miccia, poi però ci ha pensato il Team INEOS Grenadiers ad infiammare la corsa con l’attacco a 30 chilometri dal traguardo che ha distrutto il gruppo, lasciando fuori alcuni pezzi grossi in chiave classifica generale. Da Tadej Pogacar a Mikel Landa, passando per Richie Porte e Bauke Mollema: distacco di 1’21” che pesa molto prima di approcciare le vere montagne di questa Grande Boucle.

Cambierà dunque il tema tattico. Difficile che, sin da domani, si vedano le tante fasi di attesa a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi: coloro che hanno perso contatto oggi dovranno sicuramente attaccare per provare a recuperare secondi. Pogacar sembra essere in ottima condizione, Landa in salita è sempre andato fortissimo: un’alleanza tra i due sui Pirenei potrebbe significare sicuramente spettacolo. Dovranno tenerli d’occhio Jumbo-Visma e Team INEOS Grenadiers, che proveranno a gestire la situazione in gruppo.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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