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Tour de France 2020, chi ha perso contatto con i ventagli? Pogacar, Landa, Porte, Mollema e non solo: i big finiti nella rete

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Doveva essere un venerdì di grande tranquillità al Tour de France, la settima tappa non presentava particolari difficoltà altimetriche e si pensava a una volata di gruppo sul traguardo di Lavaur. Proprio quando meno te lo aspetti, però, succede qualcosa che rivoluziona la situazione e rimescola tutte le carte in tavola: a circa 40 km dal traguardo, poco dopo l’attraversamento di Castres, il vento è girato e qualche arguto protagonista della Grande Boucle è riuscito ad approfittarne in modo da creare un ventaglio. Gli uomini della Bora-hansgrohe e gli alfieri della Ineos Grenadiers hanno piazzato una serie di accelerazioni e hanno così messo in crisi diversi uomini di classifica, riuscendo a guadagnare ben 1’21” di vantaggio su alcuni pretendenti al podio finale di Parigi. Il verdetto arrivato da Lavaur ha sorpreso tutti, la frazione odierna ha fatto più danni di quanto successo tra Alpi e Massiccio Centrale nei giorni scorsi, rendendo la situazione decisamente più interessante alla vigilia di un weekend sui Pirenei.

Oggi esultano il britannico Adam Yates (sempre maglia gialla), lo sloveno Primoz Roglic (secondo a 4”, ha vinto il suo compagno Wout Van Aert), il colombiano Egan Bernal (detentore del titolo a 13”), ma anche l’olandese Tom Dumoulin, i francesi Romain Bardet e Thibaut Pinot, i colombiani Nairo Quintana, Miguel Angel Lopez e Rigoberto Uran che restano tutti a 13” dal leader. Va ancora bene al francese Julian Alaphilippe (a 15”, oggi può recriminare per essere stato un po’ chiuso allo sprint).

Sprofondano tanti uomini di vertice, oggi giunti al traguardo con 1’21” di ritardo: lo sloveno Tadej Pogacar, terzo questa mattina con la maglia bianca di miglior giovane, è a 1’28” dal primo in classifica, l’olandese Bauke Mollema, lo spagnolo Mikel Landa, l’australiano Richie Porte che si trovano adesso a 1’34” da Adam Yates. Il giovane fuoriclasse della UAE Emirates, i due capitani della Trek-Segafredo, il leader della Bahrain-McLaren sono ora chiamati a rimontare in montagna dopo questo dolorosissimo ventaglio. Anche l’ecuadoriano Richard Carapaz, compagno di squadra di Bernal, ha pagato dazio per un problema meccanico e ora è attardato di 2’02”.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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