Ciclismo
Tour de France 2020: crolla Nairo Quintana. Avvio illusorio, poi la caduta e la crisi: podio in frantumi
L’inizio di stagione folgorante di Nairo Quintana, in cui aveva vinto il Tour de la Provence, il Tour du Var e la tappa regina della Parigi-Nizza, ci aveva illuso e aveva illuso lo stesso corridore colombiano che potesse essere la stagione buona per un suo successo al Tour de France. Il Condor aveva finalmente ritrovato il colpo di pedale dei giorni migliori e in salita era tornato il favoloso grimpeur ammirato nei primi anni ’10.
Dopodiché, però, è arrivata la lunga pausa dovuta al Covid e con essa una spirale di sfortuna che ha travolto il corridore colombiano. Poco prima della ripartenza, Nairo è stato vittima di un incidente in allenamento, il quale lo ha costretto a rimanere fermo per dieci giorni e ne ha rovinato l’avvicinamento alla Grande Boucle. Nelle varie corse di preparazione al Tour, ad ogni modo, Quintana era riuscito comunque a raggiungere un buono stato di forma e aveva iniziato bene la gara.
Sui Pirenei era andato molto forte sul Peyresourde, quando era sembrato all’altezza di Roglic e Pogacar. Il giorno seguente, sul Col de Marie Blancque, era stato meno brillante, ma si era difeso bene e al termine della prima settimana era in lizza per il podio e anche per qualcosa in più. Venerdì, però, nella frazione con arrivò sul Pas de Peyrol, Nairo è franato a terra insieme a Bauke Mollema e Romain Bardet. Al colombiano è andata meno peggio rispetto ai rivali, i quali si sono dovuti ritirare, ma si è procurato delle brutte botte alle braccia.
Dopo quel misfatto, Quintana non è più stato lui. Sul Pas de Peyrol ha perso quaranta secondi da Roglic e Pogacar e, oggi, sul Col du Grand Colombier, è crollato definitivamente. Il colombiano resta in top-10, ma ora si trova a oltre cinque minuti dalla maglia gialla. L’unico modo rimasto per riscattarsi, adesso, è un successo di tappa. Ma prima sarà importante riposarsi durante il giorno di domani nella speranza che le ferite inizino a fare meno male.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse