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Ciclismo
Tour de France 2020, Damiano Caruso e il sogno della carriera! Top10 ad un passo: serve la cronometro della vita
Damiano Caruso è sempre stato un eccellente ciclista, raramente ha avuto la possibilità di ricoprire il ruolo di capitano nelle grandi corse a tappe, ma si è sempre distinto nel suo ruolo di gregario. Il siciliano ha brillato in ogni circostanza per la sua professionalità, per la sua capacità di prodigarsi per la causa, per il suo instancabile lavoro accanto ai leader designati prima della partenza. Il 32enne ha ottime doti di scalatore, dà tanto per i compagni di squadra, è arcigno e non molla mai, nemmeno nei momenti di massima difficoltà. Sono doti molto preziose in gruppo e che sono sempre state riconosciute all’instancabile Damiano Caruso, un uomo dalle poche parole e che ha sempre pensato ai fatti.
Il suo miglior risultato al Giro d’Italia è l’ottavo posto nel 2015, mentre al Tour de France, a cui partecipa ininterrottamente dal 2015 arrivando sempre a Parigi, vanta l’undicesima piazza del 2017. Alla Vuelta di Spagna, invece, è stato nono nel 2014. In carriera ha vinto abbastanza poco a livello di tappe, preferendo sempre lavorare per gli altri. Ora, però, il nativo di Ragusa ha una ghiottissima occasione: conquistare la top-ten alla Grande Boucle e riuscire così a concludere tra i migliori dieci per almeno una volta tutti i Grandi Giri. L’alfiere della Bahrain-McLaren, che in questa kermesse ha faticato tantissimo per lo spagnolo Mikel Landa, occupa al momento l’undicesima posizione ed è ad appena 19 secondi di ritardo dall’iberico Alejandro Valverde.
Si deciderà tutto nella cronometro di sabato 19 settembre, perché la tappa di domani non dovrebbe riservare particolari sorprese (166 km mossi da Bourg-en-Bresse a Champagnole con un solo GPM di quarta categoria a metà percorso). Damiano Caruso avrà dunque bisogno di una strepitosa prova contro il tempo, dovrà davvero dare l’anima per ottenere il risultato di lusso. Può davvero farcela perché si è sempre comportato discretamente in questa particolare specialità e perché il rivale non ha particolari stimoli, oggettivamente una top-ten non cambia la carriera del già Campione del Mondo e ancora in sella a 40 anni suonati. Attenzione però al francese Guillaume Martin, attardato di 45 secondi dall’azzurro e possibile guastafeste.
Come sarà la cronometro di La Planche des Belles Filles? Saranno 36,2 chilometri: i primi 30,3 km sono sostanzialmente pianeggianti, poi inizierà la salita conclusiva: 5,9 km durissimi all’8,5% di pendenza media, ma con i due km centrali costantemente al 9,5% e poi delle rampe al 20% negli ultimi 500 metri. Questo è lo scenario per la possibile impresa del miglior italiano al Tour de France 2020, sperando di festeggiare una bella top-ten sui Campi Elisi tra tre giorni.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse