Ciclismo
Tour de France 2020: Fabio Aru, Damiano Caruso e Domenico Pozzovivo. Anche gli italiani finiti nella rete dei ventagli. Occasione persa per Trentin
Alberto Bettiol è stato l’unico azzurro in grado, oggi, di chiudere la settima tappa del Tour de France 2020, la Millau-Lavaur, nel gruppo di testa. Tutti gli altri, invece, hanno dovuto soccombere ai ventagli. Fabio Aru, Damiano Caruso, Domenico Pozzovivo, Sonny Colbrelli, Matteo Trentin, Dario Cataldo, Marco Marcato e Davide Formolo hanno resistito alla prima scrematura, ma hanno dovuto cedere nel finale, chi perché si è fatto trovare impreparato e chi, invece, poiché doveva stare al fianco di qualche compagno.
Considerando che non ci sono azzurri che fanno classifica quest’anno, il grande deluso di giornata è Matteo Trentin. L’alfiere della CCC aveva vinto il traguardo volante, beffando Sagan, e poteva raccogliere un ottimo risultato se fosse arrivato a disputare lo sprint con gli uomini che si sono giocati il successo di tappa. Inoltre, l’ex Campione d’Europa, travolto dal vento, ha dovuto rinunciare non solo alla possibilità di contendere il trionfo a Van Aert, ma anche a tanti punti preziosi per quella maglia verde a cui non sta facendo mistero di puntare.
Merita una menzione a parte, invece, Daniel Oss, sicuramente il miglior italiano di giornata. Il trentino della Bora-Hansgrohe ha giocato un ruolo fondamentale nell’attuazione della tattica della squadra. Grazie anche al suo lavoro, abbiamo visto una frazione frizzante, ricca di ventagli, e molti velocisti si sono staccati dal plotone principale. Purtroppo per Daniel, però, il suo capitano Peter Sagan non è riuscito a finalizzare il grande assist che Oss e gli altri suoi compagni di squadra gli avevano servito. Anzi, in virtù del 13esimo posto colto al traguardo, possiamo dire che lo slovacco ha decisamente vanificato quanto di buono avevano fatto i suoi gregari.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: CCC