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Tour de France 2020, Fabio Aru: “Non so cosa mi succeda, non ho risposte. Non mi merito questo, sono un professionista esemplare”

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Fabio Aru si è ritirato durante la nona tappa del Tour de France 2020. Il sardo si è staccato dal gruppo principale già nelle battute iniziali di questa frazione sui Pirenei ed è rimasto solo per una cinquantina di chilometri, pedalando appena avanti al “camion scopa” che chiude la carovana. Il Cavaliere dei Quattro Mori era in crisi totale, ha provato a stringere i denti per un’ora abbondante e ha cercato di scalare l’impegnativo Col de la Hourcère. Dopo aver iniziato l’ascesa con circa dieci minuti di distacco dal plotone che viaggiava compatto, Fabio Aru ha pedalato ancora qualche chilometro prima di mollare definitivamente la presa e decidere di abbandonare la Grande Boucle.

Il 30enne non è in forma ed è entrato in un tunnel. Le ultime due stagioni sono state critiche e l’alfiere della UAE Emirates sembra essere un lontano parente del ragazzo che tre anni fa vinse una tappa al Tour de France, indossando anche la maglia gialla. Fabio Aru, attaccato pesantemente anche dall’advisor Giuseppe Saronni, ha commentato così il suo ritiro tramite i canali ufficiali della sua squadra: “non so proprio cosa mi stia succedendo, non ho risposte e questa cosa mi fa soffrire. MI ero avvicinato a questo Tour de France in punta di piedi, ma conscio che avevo lavorato bene. Non per fare classifica, ma per aiutare Tadej (Pogacar, ndr.) nel migliore dei modi e magari, chissà, prendere qualche soddisfazione personale qualora si fosse presentata l’occasione”.

Il sardo ha poi proseguito: “Venivo da una serie di incoraggianti prestazioni, in una parabola crescente, eccetto la giornataccia del Lombardia. Anche i dati mostravano ottimismo nel ritorno ad una condizione che mi permettesse di fare buone prestazioni, sicuramente i migliori degli ultimi tre anni. Anche ieri, parlando col medico della squadra, gli dicevo che avevo sensazioni crescenti, e che ero fiducioso per il proseguo della corsa. Ora sono qua, a terra, senza capirne il motivo“.

L’amarezza di Fabio Aru è tantissima e il suo futuro è avvolto nella nebbia: “Non mi merito questo perché sono sempre stato un professionista esemplare e il mio impegno massimo. Non si merita questo neanche la squadra e soffro tantissimo nel non poter dare il mio contributo come programmato. Il mio futuro? Beh adesso non ci penso. La botta è ancora troppo calda”. Il contratto con la UAE Emirates è in scadenza al termine di questa stagione e non si sa cosa deciderà di fare il sardo e se è ricercato da altre squadre.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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