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Tour de France 2020, il bilancio degli italiani dopo la prima settimana: Aru, Nizzolo, Pozzovivo e Rosa out. Caruso il migliore degli azzurri

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Purtroppo la prima settimana del Tour de France 2020 non ha particolarmente sorriso ai colori azzurri. Partiti da Nizza in sedici, ad oggi ci ritroviamo con quattro corridori in meno che, sfortunatamente, peseranno molto sul proseguo della rincorsa verso Parigi. Le volate non hanno sorriso ai nostri ragazzi, i ventagli hanno creato alcuni problemi, ma in compenso gli italiani si mostrano sempre e comunque degli ottimi uomini squadra; e poi abbiamo un Damiano Caruso (Bahrain Mc Laren) che sta difendendo con tutto se stesso l’orgoglio azzurro nelle tappe di montagna. 

Il ragusano è stato, senza ombra di dubbio, la gioia tricolore di queste prime nove tappe della Grande Boucle; in particolare, durante le frazioni d’alta quota, le più appassionanti, quelle per la lotta verso le posizioni che contano in classifica generale, il siciliano è sempre rimasto con i migliori cercando di essere costantemente della partita. La top 15 è alla sua portata, e l’Italia auspica in qualche bella soddisfazione per le prossime tappe.

Alberto Bettiol (EF Pro Cycling) si è ben difeso nella settima tappa, flagellata dai ventagli che hanno messo KO mezzo gruppo, risultando il migliore degli azzurri; quello più attento. Si sta mostrando come un ottimo gregario per i capitani Rigoberto Uran e Segio Higuita nelle tappe di montagna. E chissà se prima o poi verrà ricompensato lasciandogli qualche chance personale. Medesimo discorso per Daniel Oss (Bora-Hansgrohe), sempre attivo nelle tattiche di squadra, e ombra di Peter Sagan. Proprio nella tappa dei ventagli è stato premiato come il combattivo di giornata. 

Buona prova da parte di Davide Formolo (UAE Team Emirates), apparso in grande forma sui Pirenei. Sarà fondamentale nel proseguo di questo Tour per il suo capitano Tadej Pogacar che punta dritto al podio. Certo è che non sarebbe male rivederlo in azione come nella tappa conquistata all’ultimo Giro del Delfinato.Dario Cataldo (Movistar) e Marco Marcato (UAE Team Emirates) si confermano come due uomini veramente preziosi per le rispettive formazioni, mentre Alessandro De Marchi (CCC) è atteso in qualche fuga pronto a giocarsi una vittoria di tappa. Stesso discorso per il suo compagno di squadra Matteo Trentin. Andato KO nella frazione dei ventagli, l’ex campione europeo ha comunque una buona condizione. La coppia della CCC potrebbe regalarci delle belle soddisfazioni nei prossimi giorni.

Passiamo dunque alle volate, dove i risultati non sono stati poi così soddisfacenti. Elia Viviani (Cofidis), partito con un sesto posto a Nizza, adesso sta facendo i conti con una cisti al piede che gli sta rovinando il proseguo del Tour, Sonny Colbrelli (Bahrain Mclaren) deve ancora trovare il giusto feeling dopo la caduta della prima tappa; Simone Consonni fa da ombra a Viviani, mentre Niccolò Bonifazio (Total Direct Energie) non ha ancora la condizione giusta per buttarsi nella mischia.

Concludiamo con una sorta di ‘bollettino medico’ e i ritiri. Partiamo con Diego Rosa (Arkea Samsic), caduto nell’ottava tappa e costretto all’abbandono per la rottura della clavicola; Nairo Quintana ha perso un uomo fondamentale. Abbiamo poi di Domenico Pozzovivo (NTT), anche lui vittima di una caduta dove ha pagato i dolori dell’ultima operazione subita. La NTT ha perso anche il campione europeo e italiano Giacomo Nizzolo, che ha affrontato una settimana in costante ascesa con una condizione fisica per niente buona. Infine abbiamo Fabio Aru (UAE Team Emirates). Il sardo, apparso in ottima forma sul Col de la Lusette, ieri ha inaspettatamente lasciato la corsa. Purtroppo abbiamo perso una pedina fondamentale per le tappe di montagna, e viene nuovamente rimandato a data da destinarsi. Un grande rammarico. 

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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