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Tour de France 2020, iniziano le montagne vere! Arriva il Massiccio Centrale: il Col de la Lusette può fare selezione

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Quest’avvio della Grande Boucle 2020, nonostante le condizioni climatiche e sociali, è stato paradossalmente molto meno sorprendente di quanto ci si potesse attendere. A trionfare, ad eccezione della prima frazione, sono stati solo i grandissimi favoriti della vigilia: Primoz Roglic sull’arrivo in salita di Orcierès-Merlette, Caleb Ewan nella volata di Sisteron, Wout Van Aert e Julian Alaphilippe nei due strappi in leggera ascesa di Privas e Nizza. I colpi di scena, che ovviamente non sono mancati, sono stati quantomeno ridotti. Si riuscirà a mantenere tuttavia questa tendenza anche ora che le tappe si inaspriranno e le dure salite del Massiccio Centrale inizieranno a chiedere il conto degli sforzi fatti fin qui?

Già da domani, con la salita del Col de la Lusette (11.7 km al 7.3%), il plotone inizierà infatti la sua attraversata che porterà in dote pendenze proibitive anche all’ottava ed alla nona tappa in programma. Gli arrivi e gli itinerari non saranno più quelli che sembravano essere disegnati “ad hoc” per le caratteristiche del beniamino di casa Julian Alaphilippe, ma saranno bensì imbottiti di salite più lunghe e metri di dislivello. La sensazione è che, all’avvio della decima tappa, molti altri corridori saranno già fuori dai giochi per la vittoria di questa Grande Boucle.

Concentrandoci sulla tappa di domani, la salita del Col de la Lusette, seguita da una breve discesa e da un’ultima rampa di 8.3 km al 4%, potrebbe già essere l’occasione ideale per l’attacco di qualche scalatore con buone doti da discesista che, qualora dovesse scollinare con un buon margine, potrebbe tentare di allungare nel tratto a testa in giù e stringere i denti negli ultimi chilometri. Un nome caldo, complice anche la naturale reazione d’orgoglio che potrebbe scuoterlo dopo la penalizzazione di oggi, potrebbe essere proprio quello del francese Alaphilippe, secondo a nessuno nel disegnare traiettorie con la strada che pende all’ingiù.

Il transalpino potrebbe attaccare, data la presenza della discesa che divide le due salite, mentre le caratteristiche delle ascese sembrano sposarsi meglio con le attitudini di alcuni scalatori più costanti, come la coppia della Jumbo-Visma composta da Tom Domoulin e Primoz Roglic, che potrebbe anche cercare di attuare la prima strategia combinata con l’utilizzo del doppio capitano di questo Tour 2020.

Di contro, tuttavia, la maglia gialla Adam Yates, il brillante Tadej Pogacar, l’irruento Miguel Angel Lopez, il ritrovato Nairo Quintana e la coppia fino ad ora impeccabile del Team Ineos Grenadier, composta da Richard Carapaz ed Egan Bernal, non staranno di certo a guardare e proveranno sicuramente a giocarsi le proprie carte.

Occhio poi, in questa tappa che molto probabilmente smuoverà qualcosa nella generale, a ciò che potrebbero inventarsi coloro che sono usciti peggio da questa prima settimana, con Thibaut Pinot e Romain Bardet che potrebbero anche infilarsi in un eventuale attacco da lontano, anche se, a dire la verità, per provare questo tipo di soluzioni sembra ancora essere troppo presto.

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michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: LaPresse

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