Ciclismo
Tour de France 2020, Jumbo-Visma disinteressata alla tappa: Primoz Roglic non vuole la maglia gialla troppo presto
La frazione odierna, la sesta in programma in questo Tour de France 2020, sulla carta rappresentava una buona occasione per vedere qualche colpo di scena tra i grandi favoriti. Prima dell’erta finale, infatti, era presente il Col de la Lusette, una salita di oltre 11 chilometri con pendenze assai arcigne. In gruppo, però, hanno preferito rimanere tutti nascosti, in attesa della frazioni pirenaiche del weekend.
Non ha provato ad alzare il ritmo nemmeno la Jumbo-Visma di Primoz Roglic, l’uomo probabilmente più in forma del momento. Il sodalizio neerlandese vuole aspettare ancora un po’ per prendere la maglia gialla, a quanto pare. D’altronde il simbolo del primato significa responsabilità. La squadra che tra le sue file annoverà il leader della classifica generale deve tirare ogni giorno e ciò costringe i gregari a un significativo dispendio energetico che può costare caro più avanti nella corsa.
Inoltre, anche per chi la veste la maglia gialla è un onere oltre che un onore. Il leader della classifica generale deve partecipare ogni giorno alle premiazioni, deve fare l’antidoping e deve fermarsi a parlare con i giornalisti. Una serie di procedure che lo costringono a rientrare in albergo molto dopo rispetto ai suoi rivali e che, chiaramente, alla lunga ti privano di un po’ di energie.
D’altro canto, però, per Roglic è importante iniziare a guadagnare ora che è il più forte, onde evitare che un eventuale piccolo passaggio a vuoto nella terza settimana possa costargli caro. Sui Pirenei la Jumbo-Visma non potrà più nascondersi e dovrà passare all’attacco per provare a distanziare gli atleti di fondo come Egan Bernal che in questo momento della corsa potrebbero e dovrebbero avere qualcosa in meno rispetto allo sloveno.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse