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Ciclismo

Tour de France 2020, lo strapotere della Jumbo-Visma. Corsa dominata: Van Aert e Kuss fanno male, Roglic finalizza

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Avevamo mosso qualche dubbio, negli scorsi giorni, sulla Jumbo-Visma. La condizioni fisiche enigmatiche di Roglic, il quale si era ritirato dal Giro del Delfinato a causa di una caduta, unite alle varie scivolate che hanno visto protagonisti gli altri atleti del sodalizio neerlandese in questi primi giorni di Grande Boucle, ci avevano portato a pensare che, forse, l’ex Rabobank potesse rivelarsi meno dominante rispetto a quanto si immaginava. Alla prima occasione utile, però, siamo subito stati smentiti.

Sull’erta conclusiva lo Sciame in giallonero ha letteralmente dominato la gara. Il tutto nonostante un George Bennett a mezzo servizio che non è riuscito a dare un contributo importante alla causa. Il lavoro di Wout Van Aert, in particolar modo, è stato spaventoso. Il tre volte iridato del ciclocross ha fatto un’andatura infernale in testa al plotone, con la quale ha impedito che qualcuno scattasse e ha costretto molti alla resa.

In seguito, nel finale, una volta che Van Aert ha mollato, è salito in cattedra anche Sepp Kuss. Lo statunitense, che già aveva esibito una gamba eccelsa al Delfinato, ha portato Roglic in posizione di sparo, tamponando un bell’attacco di Guillaume Martin. Lo sloveno, alla fine, non ha dovuto far altro che finalizzare. Ciò che gli riesce meglio. Scatto prepotente negli ultimi duecento metri, che ha tolto il fiato a Julian Alaphilippe su un arrivo perfetto per il francese, e vittoria.

Il campione nazionale di Slovenia, con questo trionfo, inoltre, mantiene anche un singolare record: in carriera, infatti, ha sempre conquistato una tappa in tutti i grandi giri da lui disputati. Attualmente ha preso parte a sei Grand Tours e vanta tre successi parziali al Tour, tre al Giro e uno alla Vuelta. I dubbi su di lui sono in buona parte svaniti, anche se va detto che l’arrivo odierno aveva poco da spartire con le grandi salite che il gruppo affronterà più avanti.

Impressiona un po’ meno Tom Dumoulin. Il neerlandese nel finale ha dato l’idea di fare un po’ di fatica a tenere le ruote dei migliori ed è riuscito a chiudere nel gruppo di testa con qualche difficoltà. Ad ogni modo il Tour e lungo e, al momento, evidenze concrete tra le mani non le abbiamo, ci basiamo solo su mere sensazioni. Quel che è certo è che la Jumbo è fortissima, ha tra le sue file due dei favoritissimi per il successo finale e nei prossimi giorni potrebbe anche ritrovare il miglior George Bennett.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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