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Tour de France 2020: Nans Peters doma i Pirenei, show di Pogacar, Adam Yates e Bernal si salvano

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Ci si aspettava una battaglia unica, invece la calma ha regnato sovrana fino agli ultimi chilometri del Peyresourde. Si controllano ancora i big della classifica generale al Tour de France 2020: l’ottava tappa, da Cazères a Loudenvielle, ha visto trionfare nuovamente un fuggitivo. A braccia alzate il transalpino Nans Peters che, dopo aver vinto una frazione al Giro d’Italia 2019, trova un eccellente bis. Nonostante le difficoltà mantiene la Maglia Gialla Adam Yates. 

Battaglia nei primi chilometri per trovare la fuga giusta. Dopo qualche scatto e controscatto sono andati via tredici uomini: Benoît Cosnefroy e Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Ilnur Zakarin (CCC), Kevin Reza e Quentin Pacher (B&B Hotels-Vital Concept), Michael Morkov (Deceuninck-Quick Step), Neilson Powless (EF), Fabien Grellier e Jérôme Cousin (Total Direct Energie), Carlos Verona (Movistar), Tom Skujins (Trek-Segrafredo), Soren Kragh Andersen (Sunweb) e Ben Hermans (Israel Start-Up Nation). Il plotone si è completamente disinteressato alla fuga, lasciando un vantaggio di oltre 13′. 

La situazione è cambiata all’approccio del Port de Balès, l’ascesa più dura di giornata. In gruppo si è messa in testa a dettare il ritmo, senza accelerazioni, la Jumbo-Visma: l’unica vittima è stato Thibaut Pinot (Groupama FDJ), in crisi netta a causa di qualche problema fisico. Nel frattempo davanti ha provato ad anticipare tutti Cousin, che è però rimbalzato, mentre a scollinare in testa sono stati Zakarin e Peters. 

Disastrosa la discesa di Zakarin, il russo è andato a perdere secondi su secondi da Peters che ha approcciato in solitaria il Col de Peyresourde. Il corridore della CCC ha provato a rimontare, ma il ritmo regolare del transalpino ha prevalso. Lo spettacolo si è acceso nel gruppo: Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick-Step) è stato il primo ad accelerare, salvo poi perdere contatto. Da quel momento in poi Tom Dumoulin (Jumbo-Visma) ha spezzato il drappello dei big, appena spostatosi l’olandese è stata la volta degli sloveni Tadej Pogacar (UAE Emirates) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), seguiti dal solo Nairo Quintana (Arkea Samsic). Dopo le prime scaramucce si è andato a ricompattare il plotone, l’unico a riuscire ad evadere in solitaria è stato uno strepitoso Pogacar. 

Tutto facile per Peters, a braccia alzate sul traguardo, seconda piazza per Skujins, poi Verona e Zakarin. Pogacar ha guadagnato una quarantina di secondi su tutti i rivali, con il gruppo che è stato regolato da Romain Bardet.

LA CLASSIFICA GENERALE

TUTTE LE CLASSIFICHE: MAGLIA VERDE, A POIS E BIANCA

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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