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Tour de France 2020, Primoz Roglic padrone della situazione. Pedalata agile, volto non affaticato: maglia gialla consolidata

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Tredici tappe e non un minimo segnale di cedimento. Non è esagerato continuare a dire, giorno dopo giorno, che Primoz Roglic è il vero padrone del Tour de France 2020. Le frazioni più dure, sulle Alpi, devono ancora arrivare, ma lo sloveno sta sbaragliando la concorrenza e soprattutto sta dimostrando di averne, su ogni terreno, più di tutti i rivali.

Anche oggi in Maglia Gialla non ha perso la calma, nonostante l’attacco del connazionale Tadej Pogacar sulla terribile ascesa che portava a Le Puy Mary. L’uomo della Jumbo-Visma, dopo aver visto terminato il lavoro dei suoi fieri scudieri Tom Dumoulin e Sepp Kuss, si è messo in proprio alla ruota del giovane portacolori della UAE Emirates e, soprattutto nell’ultimo chilometro, ha deciso di aumentare ancor di più il ritmo, dimostrando una condizione spaventosa. 

Ancora secondi guadagnati su tutti i rivali, a parte Pogacar che è giunto alla sua ruota (anche se con qualche difficoltà). Egan Bernal, l’uomo più accreditato (visto il numero 1 sulla schiena da campione in carica) per provarlo a contrastare è andato in netta crisi sulla salita conclusiva e si è dovuto arrendere. Ora il margine è ampio, soprattutto guardando alla cronometro de La Planche des Belles Filles, nettamente favorevole a Roglic. La sicurezza però, più che dal percorso, arriva dallo stato psico-fisico dello sloveno: pedalata agile, non un minimo segno di cedimento neanche in volto. Sta correndo da padrone, difficile contrastarlo.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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