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Tour de France 2020: regna l’equilibrio. Classifica cortissima, difficile fare la differenza in montagna

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La prima settimana del Tour de France 2020 si è conclusa con la Pau-Laruns. La classifica generale, che vede Primoz Roglic in testa, è delineata, ma molto corta. Ci sono ben sette corridori, infatti, raccolti in 44″. Colpa di un percorso che non permetteva di fare grandi distacchi, dato che le tappe pirenaiche erano molto corte. Ma merito anche dei corridori, i quali stanno andando veramente fortissimo.

Tadej Pogacar, ieri, ha abbassato il record di scalata del Peyresourde . E oggi, sul Col de Marie Blanque, come rivelato dallo stesso giovane sloveno sul suo profilo Strava, i primi hanno fatto registrare dei wattaggi veramente notevoli. Il livello in questa Grande Boucle, che segna anche un netto ricambio generazionale dato che i suoi protagonisti principali sono due ragazzi poco più che ventenni (Pogacar e Bernal) e un corridore arrivato al professionismo solo quattro anni fa (Roglic), è decisamente alto.

Per iniziare a vedere un po’ di vera selezione tra i grandi, dovremmo aspettare le salite più dure di questa Grande Boucle: Col du Grand Colombier e Col de la Loze. Là vi è il terreno per fare veramente la differenza. E data la gamba che hanno palesato i grandi favoriti in questa settimana, si prospetta una lotta veramente serrata e affascinante. Non sarà facile per nessuno staccare tutti e chi lo verrà fare dovrà sfornare una prestazione che resterà negli annali della Grande Boucle.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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