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Tour de France 2020, Richie Porte: la rivincita del sottovalutato. Tappa da protagonista, mirino sulla top5

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Tra i promossi della durissima tredicesima tappa del Tour de France 2020 c’è sicuramente anche Richie Porte. Oggi, sulle pendici del Puy Mary Cantal, il sottovalutato australiano della Trek-Segafredo si è preso una bella rivincita, correndo da protagonista e giungendo sul traguardo non lontano da Roglic e Pogacar: la top-5 può essere un obiettivo realistico per lui.

La frazione odierna, dopo tre giorni piuttosto noiosi in ottica classifica generale, è stata scoppiettante e ha evidenziato lo stato di forma dei big, sia in positivo che in negativo: se la Slovenia ne è uscita ancora una volta alla grande, con Primoz Roglic e Tadej Pogacar che hanno esibito un passo da fenomeni, sono stati tanti i corridori apparsi in grande difficoltà, primo fra tutti Egan Bernal. Al di sotto dei due balcanici, ma al di sopra di tanti, si è posizionato Richie Porte, che ha tagliato il traguardo per quattordicesimo, con un ritardo di 6’18” dal vincitore Daniel Martinez e precedendo di più di 20” i vari Bernal, Quintana, Uran e Yates.

Per il 33enne nativo di Launceston è una prestazione che lascia ben sperare per il prosieguo della corsa, nella quale sarà ormai capitano unico della Trek-Segafredo, visto il contemporaneo infortunio e conseguente ritiro dell’olandese Bauke Mollema. Il team statunitense, sebbene privato di un effettivo, potrà ora concentrare tutte le proprie attenzioni su Porte, che non è più il corridore del 2017 che si presentava alla Grande Boucle con lecite speranze di vittoria, ma rimane un ciclista di alto profilo, come dimostrato oggi.

In classifica generale l’australiano ha recuperato due posizioni dopo la tappa odierna: ora si trova al nono posto, a 2’06” dalla Maglia Gialla Primoz Roglic. Realisticamente l’obiettivo di Porte può essere la top-5, magari eguagliare quel quinto posto del 2016 che è ad oggi il suo miglior risultato alla Grande Boucle. Il gap da colmare è attualmente di 54”: ci sarà da abbattere un po’ di Colombia, visto che dalla terza alla sesta piazza si trovano solamente corridori proveniente dallo Stato sudamericano.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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