Ciclismo

Tour de France 2020, Richie Porte può superare Miguel Angel Lopez nella cronometro? Sfida per il podio incertissima

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Il colombiano Miguel Angel Lopez (Astana) e il tasmaniano Richie Porte (Trek-Segafredo) si giocheranno il terzo gradino del podio di questo Tour de France 2020 nella cronometro di sabato. I due sono separati da un distacco di 1’39” in favore del primo. Un margine importante, ma non incolmabile, dato che il secondo, storicamente, ha qualcosa in più nelle prove contro il tempo.

Nella frazione odierna, oltretutto, la Méribel-La Roche-sur-Foron, il colombiano ha avuto l’occasione per dare il colpo di grazia al rivale, quando questi aveva forato sul tratto in sterrato in cima al Montée du Plateau de Glières. Tuttavia, mentre Mikel Landa ed Enric Mas tiravano, nella speranza di distanziare il tasmaniano e superarlo in classifica generale, il colombiano, dimostrando anche di credere molto nelle sue qualità a cronometro, si è rifiutato di dare i cambi. Alla fine Porte è rientrato sul gruppo di Superman e, dunque, non ha perso nemmeno un secondo dall’alfiere dell’Astana.

La prova contro il tempo di sabato misura 36 chilometri e gli ultimi sei, che portano in vetta a la Planche des Belles Filles, sono tutti in salita. Su una distanza del genere Porte potrebbe dare anche due minuti a Lopez e non è necessariamente detto che l’erta finale favorisca il secondo. Infatti, un’ascesa di quella lunghezza è storicamente più adatta al tasmaniano, piuttosto che al colombiano, il quale si trova a suo agio soprattutto su colossi di oltre venti chilometri come quel Col de la Loze su cui ha trionfato ieri.

Ad ogni modo, Superman potrebbe anche difendersi alla grande. Il corridore dell’Astana, se in giornata, ha le qualità per sfornare una prestazione al di sopra dei suoi standard. Il colombiano non è il classico scalatore puro negato per le sfide contro le lancette, quanto, piuttosto, un atleta molto fragile dal punto di vista psicologico che in prove così delicate tende, di tanto in tanto, a perdere la bussola. Nell’ultima cronometro disputata, a febbraio alla Volta ao Algarve, Miguel Angel fu addirittura quinto. La prova misurava venti chilometri e il terzo classificato del Giro 2018 arrivò a 38″ dal vincitore Remco Evenepoel.

Sabato, però, Lopez avrà su di sé tutt’altro tipo di pressione. Al Giro d’Italia 2019 non era riuscito a entrare tra i primi quaranta sia nella crono di San Marino che in quella di Verona. Se dovesse fare una prestazione simile a quelle, Porte non avrebbe problemi a scavalcarlo. Possiamo, dunque, dire che più che il tasmaniano, il vero rivale di Miguel Angel è sé stesso. Se riuscirà a rendere al massimo delle sue capacità e a non farsi schiacciare dalla tensione, allora il podio sarà alla portata nonostante oggi abbia rinunciato a staccare definitivamente l’avversario.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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