Ciclismo
Tour de France 2020, Tadej Pogacar e la sicurezza di un veterano. Lo sloveno non nasconde l’ambizione del podio
Secondo posto di tappa e maglia bianca di miglior giovane per l’astro nascente della Slovenia Tadej Pogacar, arresosi soltanto al suo connazionale Primoz Roglic, al termine della quarta frazione del Tour de France 2020. Il giovane capitano della UAE-Team Emirates ha confermato ciò che tutti si aspettavano, ossia una condizione strabiliante, come quella a cui ci ha abituato sin dallo scorso anno quando, al suo primo anno da professionista, ha sfiorato la vittoria finale alla Vuelta a España, conquistata dallo stesso Roglic, vincendo ben tre tappe.
In questa stagione Tadej ha già raccolto cinque successi: due tappe e la vittoria finale alla Vuelta a la Comunitat Valenciana, il titolo nazionale a cronometro, e la frazione regina dell’UAE Tour. Ha poi chiuso il Giro del Delfinato al quarto posto, dando già segno di una forma fisica eccezionale. Oggi è andato vicinissimo al successo, e sembra avere una gamba migliore di tanti altri veterani giunti al Tour per conquistare la maglia gialla, o rispetto al vincitore uscente Egan Bernal. Adesso è a 11″ dal leader Julian Alaphilippe; e siamo solo all’inizio dell’avventura transalpina.
“È stato davvero bello essere con i migliori del Tour de France”, sono state queste le prime parole del corridore di Komenda nel dopo tappa con addosso il simbolo del giovane più forte del momento, che gli ricorda tanto l’emozione vissuta alla Vuelta dello scorso anno. La tappa di oggi non è stata così dura, ma la parte finale è stata a tutto gas. Primoz è stato un po’ più veloce di lui, ma senza esagerare, senza imprimere un distacco pesante. E per Tadej va bene così. Essere in quella posizione, alla quarta tappa del suo primo Tour, è già un sogno. Un sogno che può diventare ancora più grande giorno dopo giorno, vista la motivazione, la grinta e la condizione che lo stanno accompagnando finora.
È un Tour per scalatori puri, duro, bestiale, dove ogni attacco è buono per fare la differenza, dove potrebbe riconfermarsi la coppia d’oro della Slovenia che abbiamo incontrato alla Vuelta 2019. Non sappiamo ancora come andrà, chi sarà il più forte tra Primoz e Tadej, ma vista la loro forma fisica, sarà difficile contrastarli. Per Tadej si apre dunque la porta verso il podio, che al momento sembra essere alla sua portata, anche se dovremo attendere ancora un bel po’. Sembra quasi inutile dire che, nonostante la sua età, le tre settimane non dovrebbero essere un grande problema per lui, visto quanto ha fatto in terra spagnola esattamente un anno fa; e la strada che ha davanti è tutta a suo favore.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: Lapresse