Ciclismo
Tour de France 2020: Wout van Aert concede il bis a Lavaur. Ventagli: staccati Pogacar e Landa
Arriva finalmente lo spettacolo al Tour de France 2020. Dopo un paio di giornate con la noia che ha regnato sovrana, nella settima tappa, di 168 km da Millau a Lavaur, si accende la battaglia, nonostante l’assenza di grandi montagne. Il protagonista è il vento, con il gruppo che si è spezzato in più tronconi a causa dei ventagli. A trionfare in uno sprint ristretto è il solito Wout van Aert: il fenomeno belga della Jumbo-Visma trova la doppietta e continua a timbrare il cartellino in una stagione perfetta. Resta in Maglia Gialla Adam Yates, ma ci sono molti cambiamenti in classifica generale.
Due corridori all’attacco subito dopo il chilometro 0: la Maglia a Pois Benoit Cosnefroy (AG2R) e Michael Schar (CCC Team). Appena approcciato il primo GPM di giornata, la Côte de Luzencon, è cambiata l’andatura del plotone: accelerata clamorosa della Bora-hansgrohe di Peter Sagan che, complice anche il vento laterale, ha distrutto il gruppo, staccando praticamente tutti i velocisti. La squadra teutonica ha proseguito con il proprio ritmo, con il drappello davanti che ha proseguito spedito.
A circa 100 chilometri dall’arrivo ci ha provato in solitaria Thomas De Gendt (Lotto Soudal), ma la sua azione è durata ben poco: il gruppo ha infatti nuovamente cambiato ritmo, questa volta sotto l’impulso del Team INEOS Grenadiers, perdendo numerose unità. A staccarsi uomini di classifica come Tadej Pogacar (sfortunato per una foratura), Richie Porte e Mikel Landa, che hanno perso 1’21” al traguardo dai rivali.
Molto confusa la volata nel gruppo principale, alla fine però è stato insuperabile il fenomeno belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) che ha dominato in lungo e in largo lo sprint battendo il norvegese Edvald Boasson Hagen (NTT Pro Cycling) ed il francese Bryan Coquard (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM).
Gruppo della Maglia Bianca che è giunto a 1’21” di ritardo.
VIDEO: L’ARRIVO E GLI HIGHLIGHTS DELLA TAPPA
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse