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Ciclismo
Tristezza per la fine del Tour de France? Ora una super scorpacciata: Mondiali, Giro d’Italia, Classiche, Vuelta
Quando un appassionato di ciclismo vede la Tour Eiffel viene colpito da un senso di tristezza, per un motivo molto semplice: è consapevole che il Tour de France è giunto alla sua conclusione, sui Campi Elisi di Parigi si festeggia la maglia gialla e la Grande Boucle ci saluta dopo averci accompagnato per tre settimane in un’avventura sempre meravigliosa. Questo sentimento ha colpito tanti amanti del pedale nel pomeriggio odierno, quando lo sloveno Tadej Pogacar è salito sul gradino più alto del podio per festeggiare la sua meravigliosa vittoria dopo la strepitosa impresa compiuta ieri nella cronometro individuale a La Planche des Belles Filles. Da domani si abbandonerà una routine ormai diventata consueta che prevedeva pomeriggi di passione per gustarsi le imprese dei ciclisti, tra salite e volate, tra colpi di scena e grandi emozioni.
Si esce da una sorta di bolla (anche se in questo periodo il termine non è propriamente felice) e ci si sente un po’ smarriti. Tra l’altro tutto questo accade a fine estate e non nel cuore del mese di luglio, come invece da tradizione (quest’anno l’emergenza sanitaria ha stravolto il calendario agonistico). La domanda viene d’obbligo: quando si ritorna in gara? Non bisogna attendere, perché si ripartirà col botto: dal 24 al 27 settembre si disputeranno i Mondiali a Imola, la prova in linea maschile di domenica prossima promette grandissimo spettacolo. Sono tanti gli uomini che potranno fare bene sull’impegnativo tracciato romagnolo: dal francese Julian Alaphilippe allo svizzero Marc Hirschi, dal belga Wout Van Aert allo sloveno Tadej Pogacar e allo slovacco Peter Sagan, senza dimenticarsi del nostro Vincenzo Nibali.
E tra pochissimo riprenderà anche la routine delle tre settimane. Sta crescendo l’attesa per il Giro d’Italia, straordinariamente in programma dal 3 al 25 ottobre. La Corsa Rosa rappresenta la nostra storia, non è soltanto una corsa ciclistica, ma una parte della cultura popolare del Bel Paese, un condensato di storia, geografia, cultura, enogastronomia che si rinnova di anno in anno e che riunisce l’intera Nazione in un abbraccio virtuale (e di questi tempi l’affermazione è più che mai corretta) da Nord a Sud. Si partirà dalla Sicilia, poi si risalirà lo Stivale per arrivare fino a Milano: tre cronometro, tante salite impegnative e tanti fuoriclasse pronti a darsi battaglia per la conquista della maglia rosa. Il nostro Vincenzo Nibali, i britannici Simon Yates e Geraint Thomas, il danese Jakob Fuglsang, il russo Alexander Vlasov sognano in grande.
Il Giro d’Italia andrà purtroppo in scena in contemporanea ad alcune Classiche di un giorno, tra cui tre Monumento come Liegi-Bastogne-Liegi (4 ottobre), Giro delle Fiandre (18 ottobre), Parigi-Roubaix (25 ottobre). E proprio il 25 ottobre sarà il maxi-giorno del ciclismo: in contemporanea ultima tappa del Giro d’Italia, lo show sul pavé francese e la sesta tappa della Vuelta di Spagna (in programma dal 20 ottobre all’8 novembre, data che segnerà la conclusione della stagione).
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse