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US Open 2020, Matteo Berrettini e la delusione del ko contro Rublev: combinazione servizio-dritto inefficace e calo fisico evidente
Termina agli ottavi di finale degli US Open di tennis l’avventura di Matteo Berrettini. L’azzurro, numero 8 del mondo, ha ceduto al n.14 ATP Andrey Rublev, impostosi in quattro set, vendicando la sconfitta subita contro Matteo nel medesimo turno di questo torneo sempre in quattro parziali. Berrettini è partito fortissimo: dinamico con la risposta ed efficace con lo slice di rovescio (6-4).
Sembrava quindi che la sfida fosse ben avviata, ma dal secondo parziale la luce si è spenta. L’azzurro, nei fatti, non ha potuto contare sul solito apporto di punti “gratuiti” al servizio, solo 5 ace, e i 44 errori non forzati hanno fatto il resto. Il romano infatti ha perso mordente con i suoi fondamentali migliori, subendo sempre di più l’iniziativa del suo rivale, che invece è salito di livello, facendo viaggiare la palla a una velocità superiore di quella dell’italiano.
Conclusione? un triplice 6-3 e match terminato. Una delusione? Sì, un po’ sì perché da un tennista, testa di serie n.6, ci si aspetta un rendimento migliore e costante. Dopo 80 ‘ di partita, Berrettini è parso stanco, probabilmente provato dal dover remare da fondo più del dovuto, non avendo conforto dalla sua battuta. Per questo il nostro portacolori è parso quasi una candela che quindici dopo quindici si spegneva.
Ci sono però delle valutazioni ulteriori. In questo 2020 Matteo di match ufficiali ne ha disputati molto pochi per via dei suoi problemi fisici pre-Coronavirus. Appare evidente che, al di là della preparazione a cui si è sottoposto nella quarantena per curarsi al meglio dagli acciacchi, il ritmo partita si acquisisca solo giocando partite ufficiali. In questo caso, l’azzurro è parso non aver recuperato a pieno dai match, pur conclusi in tre set, dei turni precedenti, arrivando scarico all’appuntamento contro Rublev. E’ chiaro che balzano agli occhi le difficoltà tecniche con il rovescio, ma sono state le gambe soprattutto a non assistere più Matteo da un certo punto del match in poi.
Rublev dunque avanza e se la vedrà contro il connazionale Daniil Medvedev, probabilmente il vero favorito del torneo dopo l’uscita di scena di Novak Djokovic (squalificato).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse