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US Open 2020: Matteo Berrettini, esordio vincente. Bastano due ore per battere Go Soeda

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Comincia bene, sul Louis Armstrong Stadium, l’avventura di Matteo Berrettini agli US Open 2020. Il romano, alla ricerca della difesa della semifinale del 2019 (giacché le temporanee modifiche al ranking ATP non gli faranno perdere punti in caso di sconfitta precedente il penultimo atto), si libera del giapponese Go Soeda per 7-6(5) 6-1 6-4, trovando nei fatti qualche problema solo nel primo set. Per il numero 8 del mondo e 1 d’Italia al secondo turno ci sarà il classe ’98 francese Ugo Humbert.

Nel primo parziale Berrettini si trova a salvare quattro palle break nel secondo game, di cui tre consecutive e una con una brillante palla corta in uscita dal servizio. Dopo questo momento, i due tendono più che altro a non farsi male nel prosieguo, con Matteo più vicino di Soeda a provare a togliere il servizio (40 pari sul 5-5). Il tie-break risulta essere piuttosto incerto, con l’azzurro che sale sul 5-3, viene ripreso sul 5-5, ma sul 6-5 (set point in suo favore) ringrazia il nipponico per un errore di rovescio in avanzamento, con la palla che si stampa sotto il nastro.

A quel punto la situazione si fa in discesa per Berrettini, che comincia a liberare il suo tennis e a mettere in chiaro le cose. Nel secondo set praticamente non c’è storia: un break, poi un altro, e il romano si porta rapidamente sul 5-0, prima di chiudere 6-1 in 25 minuti. Di grande rilievo il passante di dritto in corsa con cui il numero 6 del seeding fa suo il primo game in risposta della propria partita, ed è proprio il suo colpo preferito che lo porta anche sul 4-0 prima della citata conclusione.

La differenza di peso di palla ormai si fa sentire, con Berrettini che regala e si regala qualche altro punto da destinare agli highlights dei canali ufficiali del torneo. Due prime palle break arrivano già nel game d’apertura, ma il suo vero terreno di caccia diventa il finale di parziale, dove incamera senza tante storie 12 degli ultimi 13 punti e s’invola verso il secondo turno con un bel dritto vicino all’incrocio delle righe in uscita dal servizio.

Nel match spostato per esigenze di rapidità e chiusura del programma dal Court 17 al secondo campo per importanza a Flushing Meadows l’azzurro mostra fin da subito i suoi punti di forza: 18 ace, un conto vincenti-gratuiti di 49-30 (contro 11-18 di Soeda) che mostra che è lui ad aver fatto la partita. Numeri simili sulle prime in campo (64% contro 60%), ma sono impressionanti quelli dei punti vinti proprio con la prima: 47 su 50, il 94%, in favore di Berrettini.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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